Variazione somaclonale: una strategia di immediata applicazione per la viticoltura
Come l’innovazione genetica può contribuire a migliorare la resistenza o la tolleranza alle principali fitopatie della vite
di CHIARA PAGLIARANI, IRENE PERRONE, GIORGIO GAMBINO (CNR IPSP, Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante, Consiglio Nazionale delle Ricerche)
Nelle piante agrarie la lotta contro gli stress ambientali e i patogeni avviene integrando diverse metodologie. La vite per la produzione di uva da vino è una delle poche colture in cui le potenzialità del miglioramento genetico non sono mai state pienamente sfruttate, soprattutto per la necessità di prestare attenzione alle preferenze dei consumatori per i vitigni tradizionali. Negli ultimi anni alcune patologie (come peronospora, oidio, flavescenza dorata e mal dell’esca) insieme alle conseguenze dei cambiamenti climatici stanno diventando sempre più problematiche per la viticoltura, e cercare di contrastarli senza utilizzare tutti i mezzi a diposizione della ricerca, incluso il miglioramento genetico, limiterebbe di molto le possibilità di successo. In questo contesto, l’innovazione genetica può contribuire a migliorare la resistenza o la tolleranza alle principali fitopatie della vite, con conseguenti vantaggi ambientali ed economici legati alla riduzione del numero dei trattamenti con agrofarmaci in vigneto. Allo stesso modo, l’applicazione di nuove strategie di miglioramento genetico potrebbe portare all’ottenimento di piante dotate di una maggiore tolleranza agli stress ambientali, in particolare agli eventi di stress idrico ormai frequenti anche alle nostre latitudini. Lo sviluppo delle Tecnologie di Evoluzione Assistita (TEA) (Perrone et al., 2024), avvenuto negli ultimi 1012 anni, costituisce un grosso passo avanti, poiché permette di correggere il DNA delle piante in modo mirato, ottenendo un miglioramento genetico che mantiene l’identità di partenza del genotipo. Purtroppo, i limiti dell’attuale legislazione europea rendono assolutamente urgente lo sviluppo di approcci alternativi di miglioramento genetico delle viti da vino. In diverse specie vegetali, il processo di embriogenesi somatica, a partire dalla messa in coltura in vitro di espianti vegetativi o fiorali, permette lo sviluppo di embrioni detti somatici e la rigenerazione di nuovi individui, chiamati somacloni.
Figura 1.Processo di ottenimento dei somacloni a partire da espianti fiorali raccolti in vigneto e loro caratterizzazione mediante analisi fisiopatologiche e molecolari