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Giugno 2025 - Numero 2

MilleVigne

Marzo 2025 - Numero 1

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Il numero di giugno 2025 di Millevigne esplora i temi più attuali della viticoltura e dell’enologia, con un focus su innovazione e sostenibilità. Si parte dalle sfide dell’export negli Stati Uniti, passando per le nuove frontiere del biocontrollo in vigneto, come la confusione sessuale e l’uso di insetti utili. Ampio spazio è dedicato anche alla conduzione del vigneto biologico, dall’impianto alla gestione agronomica, e all’enologia moderna con nuovi lieviti e sostanze innovative. Articoli di approfondimento scientifico e tecnico completano un numero ricco di contenuti per professionisti del settore, offrendo strumenti pratici e aggiornati per affrontare i cambiamenti climatici, le normative europee e le nuove richieste di mercato. Millevigne si conferma punto di riferimento per un’agricoltura più attenta, consapevole e orientata al futuro

DALLA RICERCA

Due passi nella scienza, a cura di Alessandra Biondi Bartolini

EDITORIALE

Il vino italiano negli USA tra dazi, sfide e opportunità di STEVIE KIM

VITICOLTURA

Il biocontrollo in viticoltura e la confusione sessuale di Fabio Burroni e Marco Pierucci

Insetto batte insetto di Nicoletta V. Ballario

Il vigneto biologico dall’impianto alla gestione agronomica di Riccardo Castaldi

Zonazione e adattamento in un contesto che cambia di Alice Argentero

La gestione conservativa del suolo in vigneto di Lorenzo Gagliarid e Sofia Matilde Luglio

Flavescenza dorata: sensori iperspettrali nella diagnosi precoce di Marco Carli, Athos Pedrelli, Lorenzo Pippi, Samuele Risoli, Alessandra Panattoni,

Elisa Pellegrini, Cristina Nali, Lorenzo Cotrozzi

ENOLOGIA

Nuovi lieviti per nuovi vini di Raffaele Guzzon

Innovazione ed efficienza per la difesa della produzione in vigneto

Acido fumarico: un nuovo prodotto enologico di Nicole Bernardi

Importanza dei materiali nell’ossigenazione durante la movimentazione del vino in cantina di María Del Álamo Sanza, Ignacio Nevare Domínguez

Il mosto che corre di Davide Camoni

Lo zolfo: elemento trasformista dal vigneto alla cantina di Alessandra Biondi Bartolini

ECONOMIA

Vino al supermercato di Serena Leo

Alcune riflessioni sulla transizione digitale di Chiara Demichelis, Enrico Machetta

Regolamenti europei, questi sconosciuti di Michele Antonio Fino

Il caporalato è l’elefante nel vigneto di Gabriela Tirino

CULTURA E SOCIETÀ

Promuovere la cultura del bere bene attraverso l’enoturismo di Emiliano Gucci

Chanson à boire di Alberto Angelino

Caterina Borghi e la vigna di Elia di Monica Massa

OSSERVATORIO PROGETTI

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VITICOLTURA La gestione conservativa del suolo in vigneto di LORENZO GAGLIARDI e SOFIA MATILDE LUGLIO Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali, Università di Pisa Le pratiche che contribuiscono in molti modi alla salute del suolo e dell’ambiente Ad oggi, la viticoltura rappresenta un'attività economica di grande importanza nell'area del Mediterraneo e il vigneto viene sempre più considerati un elemento chiave del paesaggio agricolo, in grado di fornire molti benefici per l'ambiente e la società, noti come servizi ecosistemici. Tuttavia, sono diverse le sfide da affrontare e una delle principali problematiche è lo stato di degradazione dei suoli. In queste regioni i vigneti sono stati storicamente impiantati su suoli poveri e in pendenza, caratteristiche che, insieme alle specifiche condizioni climatiche, contribuiscono a rendere i suoli particolarmente suscettibili alla degradazione. Inoltre, il ricorso a lavorazioni intensive per la gestione dell'interfila e del sottofila contribuisce ad aggravare ulteriormente la situazione, influenzando negativamente la qualità e la stabilità della struttura del suolo, incrementando la perdita di sostanza organica e dunque, rendendo i suoli ancor più sensibili ai fenomeni erosivi. In questo contesto, l'adozione di pratiche di agricoltura conservativa rappresenta una valida opportunità. Tra queste, la copertura del suolo attraverso l'inerbimento spontaneo o la semina di colture di copertura, associata alla riduzione del disturbo del suolo – come avviene con la non lavorazione o la minima lavorazione – consente di migliorare la salute e quindi la fertilità del suolo. Queste pratiche contribuiscono in molti modi alla salute del suolo e dell'ambiente: in particolare, possono favorire l'aumento della sostanza organica, migliorano la struttura del terreno grazie a una maggiore aggregazione, e aiutano a mitigare il fenomeno dell'erosione. Inoltre promuovono l'attività microbica, migliorando l'habitat per i microrganismi e fornendo loro risorse necessarie alla sopravvivenza. E infine possono aumentare la disponibilità di nutrienti, conservare l'umidità nel suolo e incentivare la biodiversità. Ridurre l'intensità delle lavorazioni del suolo permette poi di ottenere i benefici derivanti dalla riduzione del consumo energetico e delle emissioni di anidride carbonica. Trattore equipaggiato con rollhacke disposto ventralmente LA GESTIONE CONSERVATIVA NELL'INTERFILA Per l'interfila una pratica adottabile è la semina di colture di copertura a file alterne. Si semina dunque l'inerbimento solo in alcune file, lasciando le altre con vegetazione spontanea. Le file non seminate vengono gestite attraverso trinciatura, mentre quelle seminate possono essere gestite, ad esempio, con la tecnica del sovescio, che prevede la trinciatura e il successivo interramento della biomassa con lavorazioni superficiali. La scelta delle specie da utilizzare come dipende dagli obiettivi del viticoltore. Le essenze possono essere seminate singolarmente o in miscugli, e appartengono solitamente alle famiglie delle graminacee, leguminose, borraginacee e brassicacee. Un'alternativa interessante è la gestione dell'interfila con la tecnica del , che consente di creare uno strato superficiale di pacciamatura morta naturale ( ). Questa tecnica si distingue per l'assenza di lavorazioni del suolo finalizzate all'interramento della biomassa, e rappresenta una soluzione ancora più conservativa rispetto al sovescio. cover crop roller crimper dead mulch L' offre numerosi vantaggi: oltre a fornire sostanza organica e conservare l'umidità del suolo, è particolarmente efficace nel controllo delle infestanti: lo spesso strato di residui vegetali ostacola infatti la germinazione e lo sviluppo delle erbacce. Per questo tipo di gestione la scelta delle da seminare deve tenere conto che la quantità di residui vegetali lasciati sulla superficie del suolo gioca un ruolo fondamentale nell'efficacia del controllo delle infestanti e maggiore è la quantità di residuo, maggiore sarà la sua efficacia. Per questo motivo è preferibile selezionare specie in grado di produrre abbondante biomassa a lenta decomposizione, così da mantenere più a lungo la pacciamatura attiva. Un esempio di miscuglio utilizzabile potrebbe includere: veccia (40%), triticale (30%) e orzo (30%). ideal mulch cover crop Il è un attrezzo costituito da un rullo cilindrico con lame di forma diversa disposte sulla sua superficie esterna. Durante il passaggio in campo, le lame schiacciano gli steli delle senza tagliarli completamente e senza disturbare il suolo. Questo schiacciamento provoca lesioni sulla pianta che ne favoriscono il disseccamento. Sono diversi modelli presenti in commercio. Si tratta solitamente di attrezzature portate sia posteriormente che anteriormente, con diversi tipi di telaio come telaio fisso, traslabile lateralmente con sistema idraulico, oppure telai telescopici con più moduli per regolare la larghezza di lavoro. Vi sono modelli con disposizione delle lame tangenziale sfalsata come è il caso di Rotovitis di Dondi Spa, la più comune, particolarmente efficace nella terminazione della , oppure con disposizione elicoidale. I profili delle lame sono solitamente a scalpello o piatti. In comune sono disponibili rulli con diverse larghezze di lavoro che oscillano nel range 100-200 cm, per adattarsi alle diverse larghezze degli impianti. I rulli allettatori possono operare a velocità relativamente elevate, intorno ai 6-7 km/h, e consentono di ottenere residui di dimensioni maggiori, favorendo una pacciamatura più duratura rispetto a quella prodotta dalle trinciatrici, i cui frammenti più minuti tendono a degradarsi rapidamente. roller crimper cover crops cover crop Per favorire un disseccamento più rapido della , è possibile effettuare più passaggi con il rullo oppure aumentarne il peso, ad esempio riempiendo d'acqua o aggiungendo zavorre. cover crop

Nuove tecniche in vigna, biocontrollo, dazi USA e innovazioni enologiche nel numero di giugno 2025 di Millevigne.