ENOLOGIA Acido fumarico: un nuovo prodotto enologico di NICOLE BERNARDI Approfondiamo l’utilizzo di questo additivo dalle molteplici applicazioni in campo alimentare ed enologico L'acido fumarico, isolato per la prima volta dalla pianta da cui prende il nome, è un acido organico dicarbossilico presente naturalmente in molti vegetali. Questo acido partecipa al ciclo di Krebs, caratteristica di cui è importante tenere conto nel suo utilizzo in ambito alimentare ed enologico. Fumaria officinalis L'acido fumarico è presente nel Codex Alimentarius come additivo (E297) e può essere aggiunto, per esempio, a prodotti lattiero-fermentati aromatizzati, gomme da masticare e bevande aromatizzate in concentrazioni fino a 4000 mg/L o mg/kg, a seconda del prodotto. Dal 2022 l'OIV ne ha autorizzato l'impiego in enologia, come inibitore della fermentazione malolattica. L'obiettivo enologico è quello di preservare l'acidità malica dei vini, garantendone la stabilità microbiologica, aspetto di sempre maggior rilievo nel contesto del cambiamento climatico in atto. Inoltre, l'utilizzo di questo additivo risponde anche alla domanda crescente di ridurre il dosaggio di anidride solforosa. Il dosaggio di acido fumarico raccomandato dall'OIV è compreso tra 300 e 600 mg/L, sufficienti al controllo della fermentazione malolattica, anche in presenza di inoculi elevati. La dose di 600 mg/L si è dimostrata efficace anche su popolazioni di batteri lattici di 7 x 10⁷ UFC/mL, con una riduzione della popolazione a meno di 1 UFC/mL in tre giorni (Morata et al. 2020). L'aggiunta di questo additivo ha poi anche diversi effetti secondari, legati alle sue proprietà chimico-fisiche, che sono attualmente oggetto di interesse da parte della ricerca scientifica. SOLUBILE QUANTO BASTA Soprattutto se comparato con gli altri acidi autorizzati in enologia, come l'acido tartarico che sappiamo avere una solubilità molto elevata di 786 g/L in acqua a 25°C, data la sua natura idrofobica l'acido fumarico ha una bassa solubilità, pari a 6,3 g/L in acqua a 25°C. La bassa solubilità dell'acido fumarico rappresenta uno dei maggiori ostacoli al suo utilizzo in fase di preparazione del prodotto. Tuttavia è bene notare che la solubilità massima ottenuta in diversi studi, eccede notevolmente la dose attualmente consigliata di impiego, che come abbiamo visto è compresa tra i 300 e 600 mg/L. La raccomandazione è quella di sciogliere il prodotto direttamente in vino, in rapporto variabile da 1:10 a 1:20, a seconda delle indicazioni riportate dai diversi produttori, vista la migliore solubilità dell'acido fumarico nelle soluzioni idroalcoliche. g/L acido fumarico Acqua 5,3 Mosto Semillon 4,7 Mosto Cabernet Sauvignon 4,7 Soluzione 12% etanolo 6,4 Soluzione 16% etanolo 7,1 Sauvignon Blanc (12,5%) 14,9 Cabernet Sauvignon (12,8%) 9,3 Merlot (13,7%) 14,9 Tabella 1. Solubilità dell'acido fumarico a 25 °C in acqua, soluzione idroalcolica, mosto e vino, verificate sperimentalmente (da Gancel et al., 2022). Fumaria officinalis - Foto di Monica Massa