CULTURA E SOCIETÀ Promuovere la cultura del bere bene attraverso l’enoturismo di EMILIANO GUCCI Intervista a Violante Gardini Cinelli Colombini, presidente del Movimento Turismo del Vino è stata eletta nel giugno del 2024 , succedendo a Nicola D’Auria che ne aveva ricoperto l’incarico nei sei anni precedenti. Nata nel 1984 a Montalcino (“L’unica in famiglia, poi l’ospedale ha chiuso”), ha frequentato il liceo scientifico e si è laureata in Economia aziendale all’Università di Firenze, . In effetti, il vino è sempre stato di casa: Violante appartiene a una famiglia storica del Brunello, la madre Donatella è l’anima di Casato Prime Donne a Montalcino e di Fattoria del Colle in Val d’Orcia, nonché la fondatrice dello stesso MTV, da lei fondato nel 1993, . Conseguito il master OIV (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino), Violante Gardini Cinelli Colombini ha fatto esperienza in diversi progetti vinicoli nel mondo e si è poi impiegata al fianco della madre, da cui ha imparato anche il valore della collaborazione, . Andiamo a sentirla su diversi temi legati al presente e al futuro del turismo del vino. Violante Gardini Cinelli Colombini presidente MTV – Movimento Turismo del Vino “ma già da bambina mi trovavo spesso a giocare con i cartoni del vino” “quando nessuno sembrava interessato a visitare una cantina” “la forza del lavoro di squadra che accresce le prospettive di successo” Ho trovato un gruppo entusiasta e forte, sia a livello umano che professionale: i presidenti e i referenti delle regioni che hanno voglia di partecipare e condividere esperienze e idee, che conoscono bene la situazione economica, turistica e le sfide dei propri territori, e che desiderano avviare progetti ambiziosi e di essere fiduciosi sul futuro. Crediamo in una proposta differenziata, articolata, che nell’aprirsi al pubblico valorizzi le peculiarità e la storia di ogni singola cantina e del suo territorio, sia con eventi classici come Calici di stelle o Cantine aperte, sia creando occasioni per coinvolgere le famiglie, attività per i bambini e per chi ama la natura, per chi pratica yoga, bicicletta, altri sport all’aria aperta. Un’offerta ampia, diversificata, finalizzata a soddisfare le diverse esigenze dei visitatori. Dedichiamo un’attenzione particolare ai più giovani: mi piacerebbe far capire che il vino può si rendere più attraenti, anche in uno scatto su Instagram con il calice in mano, ma se ne abusi ottieni l’effetto contrario. Come associazione puntiamo molto sui concetti del bere consapevole e in tal senso abbiamo avviato una stretta collaborazione con Wine in Moderation. Il nostro obiettivo è introdurre un nuovo modo di avvicinarsi al vino, sfruttando l’abbinamento con il cibo, la convivialità e l’attenzione che da sempre è legata alla dieta mediterranea. In questo anche i sommelier possono darci una mano, raccontando e insegnando come si degusta e si apprezza un bicchiere di vino: la bellezza sta nella storia e nella qualità, ma nella quantità. Ci racconti innanzitutto il tuo impatto con la presidenza del MTV? Per affrontare il problema chiediamo la collaborazione di tutti, a partire dalle istituzioni locali affinché potenzino il trasporto pubblico e le infrastrutture, carenti specialmente in campagna, e nel frattempo aumentino i servizi di taxi e auto con conducente. Le cantine, proprio a fronte dell’offerta variegata a cui accennavo, punteranno a un turismo più lento e più attento. Nove cantine su dieci offrono già cibi tipici insieme all’assaggio, quasi tutte hanno vaste parti di base adibite a ristorazione, in terre offre servizi di ristorazione o picnic nelle vigne e le informazioni più recenti per passare la notte, come c’è chi propone attività fisiche, rigeneranti del corpo e della mente, vedi e passeggiate a cavallo. Considerato che il consumo medio di bicchiere di vino basta aspettare 2 o 3 ore ed è il tempo può ridursi se non si è digiuni, invitiamo gli enoturisti a programmare le visite consapevolmente, tipo una al mattino e una il pomeriggio. Ricordando che il punto centrale è sempre lo stesso: bere meno ma bere meglio, magari vivendo un’esperienza memorabile. Inevitabile, allacciandosi al tema, il riferimento al nuovo Codice della strada, più severo nei confronti di chi beve per poi mettersi alla guida. Immaginiamo che la cosa preoccupi le cantine così come i ristoratori: avete studiato soluzioni? trekking Lo immaginiamo più forte nei distretti vinicoli meno noti, meno presenti nei cataloghi delle agenzie di o dei . Le escursioni effettuate in auto con conducente sono quelle preferite dagli enoturisti alto spendenti, ma attualmente riguardano soprattutto le destinazioni più celebri. Il nuovo CdA del Movimento punta molto al potenziamento delle aree meno conosciute e frequentate, attraverso la promozione, spingendo verso una destagionalizzazione delle iniziative in cantina con proposte di intrattenimento che valorizzino il territorio e le sue particolarità. E poi, in occasione di Cantine Aperte, che diverrà la grande vetrina delle novità in materia, consiglieremo alle aziende vitivinicole di applicare sconti, omaggiare con gadget o con una bottiglia di vino quei guidatori che devono limitare gli assaggi, così come le donne in gravidanza che devono rinunciarvi del tutto. Daremo un ulteriore consiglio: i normali appassionati non spuntano il vino come gli assaggiatori professionisti, capita anzi che si dispiacciano nel buttare via ciò che gli avanza nel bicchiere: rinunciare a questi comportamenti permetterebbe loro di rimanere più facilmente nei limiti previsti dal codice della strada, senza rinunciare alla straordinarietà dell’esperienza. Al netto di questo, prevedete un calo di visite in cantina? winery tour tour operator Violante Gardini Cinelli Colombini