DALLA RICERCA Due passi nella scienza A cura di ALESSANDRA BIONDI BARTOLINI Materiali estranei e quercetina nelle uve raccolte a macchina Nella gestione della raccolta meccanica è stato fatto, negli ultimi anni, un grande sforzo per migliorare la qualità del raccolto, selezionando ed eliminando i materiali estranei, definiti con l’acronimo inglese MOG (Materials Other than Grapes). Si tratta di pezzi di raspo, pezioli e frammenti di lembi fogliari ed è stato dimostrato che la loro presenza nel corso della vinificazione influisce su caratteristiche importanti come la cinetica fermentativa, l’acidità, il pH e la presenza di composti fenolici di diverso tipo e con impatto organolettico anch’esso diverso. Uno studio recente ha indagato la capacità del MOG costituito da frammenti di raspo o di foglie in quantità diverse, di rilasciare quercetina, incrementandone il contenuto nei vini. I risultati hanno messo in evidenza che il contributo in modo particolare delle foglie porta al rilascio di quantitativi significativi di quercetina 3 glucoside e quercetina 3 glucuronide, dalla cui idrolisi nel corso della fermentazione e successiva conservazione del vino si libera l’aglicone, responsabile di fenomeni di precipitazione e instabilità sempre più frequenti. Per ridurre i rischi di instabilità dovuti alla quercetina, l’attenzione non si deve quindi limitare alla gestione agronomica, legata soprattutto all’attenuazione degli stress idrici e radiativi e dell’esposizione dei grappoli, ma deve estendersi in modo attento anche alle fasi di raccolta e cernita delle uve. Articolo originale: Liu, S., Boschian, L., Culetic, A., Pizzinato, D., Sparrow, C., & Vincenzi , S. (2025). Influence of matter other than grapes on quercetin evolution and wine polyphenols: This is an original research article submitted in cooperation with Macrowine 2025. OENO One, 59(2). https://doi.org/10.20870/oeno-one.2025.59.2.8491 Biodiversità e pipistrelli nei vigneti di Pantelleria La conservazione della biodiversità e la tutela delle sue funzioni e dei servizi ecosistemici rappresentano un valore molto importante nella delicata gestione del rapporto tra agricoltura e ambiente delle isole. A Pantelleria esistono sette diverse specie di pipistrelli, che si nutrono degli insetti ospitati sia nelle aree naturali sia all’interno delle coltivazioni che formano il mosaico paesaggistico dell’isola, operando anche come agenti di biocontrollo naturali nei confronti degli insetti dannosi. Ma ci sono delle pratiche colturali che favoriscono o viceversa ostacolano la frequentazione dei vigneti da parte di questi predatori? Per rispondere a questa domanda nell’estate del 2024 è stata condotta un’indagine su 18 vigneti dell’isola per verificare, analizzando i segnali acustici di ecolocalizzazione emessi dai 3240 passaggi dei pipistrelli rilevati, l’impatto della vegetazione di copertura o della lavorazione del suolo sull’attività di questi animali. I risultati hanno messo in evidenza che la specie più abbondante, il Pipistrellus khulii risulta effettivamente favorita dalla presenza dell’inerbimento, mentre Plecotus gaisleri caccia di preferenza nei vigneti più grandi e le altre specie, meno frequenti, non sono influenzate dalla gestione del suolo né dall’estensione del vigneto. Articolo originale: Luca Cistrone, Henry Schofield, Danilo Russo, Ground cover promotes enhanced bat activity in high-value insular vineyards, Agriculture, Ecosystems & Environment, Volume 389, 2025, 109698, ISSN 0167-8809, https://doi.org/10.1016/j.agee.2025.109698 Guida automatica e benessere dell’operatore La guida del trattore nelle operazioni di diserbo meccanico rappresenta un esercizio complesso e affaticante, nel quale l’operatore deve al tempo stesso gestire la guida, mantenere la traiettoria del mezzo al centro del filare, posizionare l’attrezzo e monitorarne la qualità del lavoro. I sistemi di guida assistita o automatica, associati alla geolocalizzazione ad alta precisione RTK-GNSS, permettono al trattore di avanzare al centro del filare senza l’intervento dell’operatore, che può dedicarsi in questo modo al solo controllo dell’attrezzo. La prova svolta nel Sud della Francia ha confrontato le condizioni e la qualità del lavoro dell’operazione di diserbo meccanico del filare, con guida manuale o con guida automatica. La qualità del lavoro, valutata analizzando la copertura del suolo prima e a distanza di 6 giorni dall’intervento, si è rivelata essere buona e paragonabile nelle due modalità. Il carico mentale, l’attenzione e l’affaticamento durante il lavoro sono stati analizzati rilevando il battito cardiaco, la direzione dello sguardo e i movimenti oculari. In sintesi i risultati hanno permesso di evidenziare come la guida automatica permetta di ridurre l’affaticamento fisico e mentale, migliorando le condizioni di lavoro e rendendo così l’operazione di diserbo meccanico sostenibile non solo dal punto di vista ambientale ma anche sotto il profilo del benessere del lavoratore. Articolo originale: J.-P. Gras, Y. Valloo, B. Tisseyre, Evaluating the benefits of auto-steering on driving conditions in viticulture. Precision agriculture ‘25, atti del 15th European Conference on Precision Agriculture, Barcellona 29 giugno-3 luglio 2025 https://brill.com/edcollbook-oa/title/71932