MilleVigne
Settembre 2025 - Numero 3

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Descrizione

Il numero di settembre 2025 di Millevigne ci conduce attraverso un panorama di innovazioni, sfide e profonde riflessioni che delineano il futuro del settore vitivinicolo. La rivista si apre con "Due passi nella scienza", esplorando come la presenza di materiali estranei (MOG) nelle uve raccolte a macchina possa influenzare il contenuto di quercetina e, di conseguenza, l'instabilità del vino, sottolineando l'importanza di una cernita accurata. Un interessante studio da Pantelleria rivela poi l'efficacia dei pipistrelli, in particolare del Pipistrellus khulii, come agenti di biocontrollo naturale, la cui attività è favorita dalla presenza di inerbimento nei vigneti. In un'ottica di benessere lavorativo, viene evidenziato come i sistemi di guida automatica per i trattori riducano l'affaticamento fisico e mentale degli operatori durante operazioni complesse, mantenendo elevata la qualità del lavoro.

L'editoriale affronta un tema di cruciale importanza ma spesso sottovalutato: la salute mentale degli agricoltori. I dati mostrano come stress, ansia, burnout e depressione siano diffusi in questa categoria professionale, con un rischio suicidario più elevato nelle aree rurali. L'isolamento, la dipendenza dalle condizioni climatiche, la pressione burocratica e l'insicurezza finanziaria sono tra i fattori scatenanti. La rivista sollecita un impegno congiunto di istituzioni e associazioni per fornire supporto, semplificare la burocrazia e promuovere una narrazione più realistica del mestiere, lontana da stereotipi opprimenti.

La sezione dedicata alla Viticoltura presenta diverse soluzioni per una gestione più sostenibile e resiliente. Viene approfondito l'uso del compost "on-farm" da residui di potatura, che migliora la fertilità del suolo, la ritenzione idrica e l'ossigenazione, riducendo l'erosione. Le micorrize arbuscolari (AMF) sono descritte come preziosi alleati della vite, capaci di ottimizzare l'assorbimento di nutrienti e aumentare la resistenza a stress come siccità e malattie, contribuendo al "terroir microbico". Il biochar emerge come strategia duratura per la salute del suolo, incrementandone la produttività, la fertilità e il sequestro di carbonio, come illustrato dal progetto Bio-C-Vite. Il fertilizzante innovativo Litosoil è presentato per la sua capacità di riattivare l'attività microbica del terreno, aumentando l'azoto e migliorando indicatori qualitativi dell'uva come acido malico e APA. Non manca un'analisi sulle cause del germogliamento stentato della vite, spesso legato a piovosità e basse temperature persistenti, asfissia radicale e stress della stagione precedente, offrendo suggerimenti per interventi agronomici. Infine, le nuove tendenze per i trattori mostrano un'evoluzione verso modelli elettrici/ibridi (es. Fendt e107 Vario) per l'efficienza energetica e sistemi di guida assistita (come VLN di COBO e ADS di Landini) che aumentano la precisione, la sicurezza e il comfort dell'operatore.

Nel campo dell'Enologia, la rivista esplora tecniche innovative e riscopre tradizioni. Si cercano alternative sostenibili e vegane per la chiarifica dei vini rossi, come le proteine estratte da vinaccioli, fibra o vinacce, che si dimostrano efficaci nella stabilizzazione del colore e nella riduzione dei tannini, spesso con un minore impatto aromatico rispetto ai chiarificanti tradizionali. Viene approfondito il ruolo cruciale dell'ossigeno e dei lieviti: l'ossigeno supporta la sintesi di steroli per la resistenza dei lieviti e, nei vini rossi, favorisce la polimerizzazione di antociani e tannini, intensificando il colore. Attenzione viene però posta ai rischi di Brettanomyces in affinamento. La vinificazione a grappolo intero, sia carbonica che semi-carbonica, è esaminata per la sua capacità di generare profili aromatici distintivi, con un focus sui processi metabolici nell'acino integro e l'utilità di tecniche come il "metodo Lasagna" per prevenire difetti. Il legno di castagno per l'affinamento è riscoperto come elemento distintivo per i vini toscani (progetto ToSca), migliorando la stabilità del colore e arricchendo il bouquet aromatico, offrendo uno stile identitario. Infine, il fascino dei "vini dal profondo", ovvero l'affinamento subacqueo, è indagato. Partendo da ritrovamenti storici, la ricerca scientifica attuale ne valuta gli effetti misurabili su colore, fenoli e volatili, introducendo il concetto di "eauoir" come componente del terroir e discutendo le sfide normative per standardizzare questa pratica affascinante.

La sezione Economia offre spunti strategici. Di fronte ai dazi USA, si suggeriscono contromisure come la rinegoziazione contrattuale, l'ottimizzazione logistica e, soprattutto, la "brand premiumization" del Made in Italy, capitalizzando sul valore percepito del prodotto italiano per mitigare gli aumenti di prezzo. Un focus interessante è dedicato al Brasile, un mercato vitivinicolo emergente con nuove regioni produttive e l'innovativa tecnica della "doppia potatura" che adatta la vendemmia al clima tropicale, facilitando una crescita sostenuta. Analizzando il futuro dei vini rossi, che mostrano un calo globale dei consumi, la rivista mette in discussione l'idea diffusa che la soluzione sia puntare su prodotti "freschi e leggeri". I dati di mercato suggeriscono invece un apprezzamento per i rossi più corposi e l'importanza di comunicare correttamente la temperatura di servizio. L'analisi di materialità è presentata come strumento chiave per le politiche ESG, permettendo alle aziende di identificare e gestire i temi di sostenibilità più rilevanti, conformandosi agli standard internazionali e migliorando la competitività. Infine, il DAQ pugliese si propone di superare la frammentazione del settore regionale, incrementando qualità e competitività tramite la caratterizzazione dei suoli, l'innovazione e la valorizzazione delle varietà antiche, con l'obiettivo di dare maggiore identità ai vini pugliesi.

Il numero si conclude con un tocco di Cultura e Società, presentando una "top five" di brani "Rock & Wine" e il progetto "La persistenza del filare", che promuove il territorio ovadese attraverso racconti letterari, unendo enogastronomia e arte per valorizzare l'identità locale. L'Osservatorio Progetti chiude la rivista, illustrando iniziative come VINNY (nanotecnologie per la viticoltura sostenibile), il recupero del vitigno Ciliegiolo e OPER8 (un network europeo per il controllo sostenibile delle infestanti).

Indice

DALLA RICERCA2Due passi nella scienza di Alessandra Biondi Bartolini2EDITORIALE3La cura (perchè sei un essere speciale)3VITICOLTURA6Compost “on-farm” in viticoltura6Le micorrize, un alleato per la vite di Vincenzo Michele Sellitto10Biochar: una strategia sostenibile e duratura per la salute del suolo in vigneto di Silvia Baronti,Francesco Primo Vaccari, Carlo Andreotti, Nicolas Greggio,Serena Righi, Giancarlo Renella14Pratiche colturali innovative per il miglioramento della fertilità del vigneto di Daniele Eberle18Se la vite fatica a partire di Riccardo Castaldi20Nuove tendenze per la trattrice del futuro di Lorenzo Gagliardi, Sofia Matilde Luglio24ENOLOGIA26Dall’uva le alternative per la chiarifica dei vini rossi di Nicole Bernardi26L’ossigeno e i lieviti di Tiziana Nardi, Raul Romor29A grappolo intero di Alessandra Biondi Bartolini34Legno di castagno, un nuovo stile per i vini toscani di Valentina Canuti, Paola Domizio, Monica Picchi, Lapo Pierguidi, Natascia Bartolozzi, Giada Gironi, Francesco Maioli38Vini dal profondo di Davide Camoni42ECONOMIA46Dazi USA e azienda vitivinicola: come proteggersi? di Chiara Demichelis, Enrico Machetta46Il Brasile che non ti aspetti di Carlos Mayer48Quale futuro per i vini rossi? di Lorenzo Biscontin50L’analisi di materialità sta al bilancio di sostenibilità come l’uva sta al vino di Gabriela Tirino53DAQ: valore e competitività per il vino pugliese di Serena Leo55CULTURA E SOCIETÀ58Rock & Wine di Alberto Angelino58La persistenza del filare di Monica Massa60OSSERVATORIO PROGETTI63

Dettagli

EditoreVignaioli PiemontesiPagine64

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