ECONOMIA Dazi USA e aziende vitivinicole: come proteggersi? di CHIARA DEMICHELIS e ENRICO MACHETTA Studio MA.DE https://madefirm.it Come e dove intervenire per attutire l’impatto di queste misure Il delirio tariffario che ha colpito negli ultimi mesi l’amministrazione statunitense in tema di dazi impone attente valutazioni alle aziende attive sul mercato USA: sarà necessario ragionare in termini di possibili contromisure per mitigare l’impatto economico dei dazi, una volta che ne sarà deciso definitivamente l’importo, e approfittare anche del periodo di trattativa tra Stati, volto a negoziare una percentuale definitiva, per approntare una strategia futura. Ciò che fin da ora appare certo è che non si giungerà a breve a una neutralità tariffaria doganale tra USA e Unione Europea e che le soglie applicate di certo saranno un problema da gestire per le nostre imprese. Nel settore vitivinicolo subentra un’altra complicazione. La ragione principale per cui l’amministrazione statunitense ha intrapreso tale politica sui dazi, risiede nella volontà USA di . In questo caso, ovviamente, la merce verrebbe prodotta direttamente negli USA e quindi non sconterebbe alcun costo di importazione e quindi alcun dazio. Si tratta di una politica economica parassitaria, volta a sfruttare le eccellenze straniere e portare sul suolo americano tutti gli investimenti e l’indotto legato all’apertura di stabilimenti di produzione. Molte imprese stanno infatti valutando tale soluzione, per risolvere il problema doganale sui propri prodotti. Risulta chiaro che** una strategia di questo tipo non si adatta all’impresa vitivinicola**: il produttore di vino non può semplicemente spostare la produzione in un altro Paese perché il suo prodotto è, per natura intrinseca, legato a doppio filo al territorio di produzione e verrebbe completamente snaturato se perdesse il territorio che lo genera. I fronti sui quali l’azienda vitivinicola può intervenire al fine di proteggersi dai dazi, o meglio con lo scopo di attutire l’impatto di tale nuova politica economica USA, sono essenzialmente tre: – utilizzo strategico della contrattualistica internazionale; – ottimizzazione della logistica e delle collaborazioni locali; – . spingere imprese estere a spostare la loro produzione sul territorio americano brand premiumization