Sostenibilità VITICOLTURA Compost “on-farm” in viticoltura Aspetti agronomici e normativi relativi al compostaggio dei residui di potatura Il suolo è una matrice porosa, permeata da acqua e aria, che costituisce un ambiente favorevole alla vita delle piante, dei microrganismi e degli animali ed è il risultato dell’interazione e del legame fra minerali, materiale organico e composti organici. La roccia madre fornisce le parti minerali, mentre la sostanza organica deriva dalla lettiera formata da residui di microrganismi, di animali e di vegetali a diversi stadi di decomposizione oltre che dalle sostanze da essi prodotte e rilasciate in questa matrice (fonte: ). La sostanza organica nel suolo, il pilastro attorno a cui ruota l’intero agroecosistema, è costantemente degradata e diminuisce in modo progressivo e inesorabile se non intervengono meccanismi di reintegrazione incentrati sulla fotosintesi. La sostanza organica nel terreno cioè può solo diminuire nel tempo se non è costantemente reintegrata (Burroni, Pierucci, 2023). Le variazioni di sostanza organica, solitamente molto lente in suoli naturali, sono drammaticamente veloci in suoli agrari nei quali si stima una diminuzione della materia organica variabile dal 25 fino al 50% in soli 50 anni di attività colturale. Le cause sono principalmente imputabili alle asportazioni di masse vegetali, alle lavorazioni profonde e all’uso prolungato di fertilizzanti minerali, che aumenta la velocità di decomposizione delle sostanze umiche. L’apporto di ammendanti organici compostati può rallentare la perdita di sostanza organica e ripristinare la fertilità del suolo compensando almeno in parte la perdita di humus e migliorando la struttura del terreno. Per i vigneti dell’Europa centrale è stata stimata una perdita di humus variabile tra le 4 e le 8 t/ha all’anno in funzione della tessitura e della pendenza dei terreni, con perdite superiori nei terreni più sciolti e ricchi di scheletro e in quelli più declivi. In media il compost maturo contiene oltre 500 kg di sostanza organica secca. Con una distribuzione annuale di 2-3 arni di 20 m³/ha in media si possono quindi apportare circa 10 t/ha di sostanza secca. L’uso regolare del compost maturo aiuta la ricostituzione e la conservazione dell’humus nel suolo, aumentando la sostanza organica e portando elevati livelli di composti organici che aiutano la formazione di composti umici stabili. Il compost non pienamente maturo e meno efficiente in questo senso, ma risulta avere anch’esso un effetto stimolante sull’attività microbica del suolo. Poiché esso possiede la duplice natura di ammendante e di fertilizzante, l’uso del compost è valutabile sia in termini nutrizionali diretti ed effetti indiretti. I primi sono osservabili nel breve periodo mentre gli effetti indiretti consistono nel miglioramento della fertilità del suolo sono di più difficile valutazione. In questo articolo ci occuperemo dell’uso del compost ovvero prodotto, processato e utilizzato all’interno della stessa azienda viticola, escludendo l’uso , ovvero la commercializzazione del compost all’esterno dell’azienda, per motivi di spazio e di complessità della normativa. Glossary of Soil Science Terms - Soil Science Society of America “on-farm” “off-farm” Un cumulo per la produzione del compost on-farm, costituito da residui di lettiera e residui di potatura