Un viaggio in Grecia

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Da tempo avevo programmato un viaggio in Grecia per visitare in particolare il Peloponneso, alla ricerca delle vestigia degli eroi omerici: avrei visitato Micene e Tirinto, ma non solo. Per questo avevo contattato già in primavera Katerina, amica e collega dei tempi dell’Università. Katerina aveva studiato lettere classiche all’Università di Firenze e più volte, conoscendo la mia passione per la Grecia antica, si era offerta di farmi da guida nelle terre dei suoi antenati.

Quando atterrai ad Atene, l’aeroporto Eleutherios Venizelos mi strani per i suoi spazi enormi, per l’efficienza dei servizi e per la musica tipica diffusa a tutto volume. Una volta recuperati i bagagli, mi misi in coda in attesa di un taxi che arrivò rapidamente e altrettanto rapidamente iniziò a sfrecciare verso la città, indifferente alle mie richieste di ridurre la velocità e a ogni regola di circolazione stradale.

Infine, dopo un viaggio più lungo e disagevole di quello effettuato in aereo, arrivai all’albergo di Atene in cui avevo prenotato una stanza per la notte: giusto in tempo per raggiungere la Plaka, il quartiere alle pendici dell’Acropoli, e cenare al mitico Platanòs, tipica taverna greca con i tavolini sotto un grande platano. Poi andai a prendere un gelato da Dionissos e, mentre lo gustavo, guardavo davanti a me, vicinissimo, il Partenone illuminato da mille luci colorate.