A tavola con gli Etruschi e con i Romani

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Si era parlato fino a quel momento del vino in Grecia. Allora mi sentii in dovere di accennare anche a qualcosa che riguardasse il mio paese.

«Anche in Italia, in particolare in Etruria, il vino era un elemento importantissimo nella vita sia sociale che politica ed economica. Gli Etruschi erano ricchissimi, erano i petrolieri del tempo, perché avevano di tutto: ferro, olio, grano e vino, grazie alla grande fertilità e ricchezza delle loro terre tra l’Arno e il Tevere. Amavano circondarsi di cose belle e volevano essere raffinati come e più dei vicini Greci: anche allora le notizie, e le mode, si diffondevano grazie al commercio tra i paesi del Mediterraneo.

I vasi decorati, di Atene o Corinto o Rodi, se li facevano arrivare direttamente dalla Grecia: diceva un mio insegnante di archeologia greca che, se in Grecia si trova un vaso dipinto con la firma dell’autore (anche allora le “firme” avevano la loro importanza), in Etruria se ne troveranno almeno dieci. Per i mercanti, che importavano e vendevano a caro prezzo questi oggetti, era un mercato floridissimo. Certo che i vasi e le coppe dipinte, più che per bere, erano usati per ostentare ricchezza nell’ambito dei gruppi e delle famiglie di potere: oggi come allora.