
«Insomma, il vino in tutte le epoche e in tutte le civiltà che conosciamo ha avuto una grande importanza. Non esiste testo epico o religioso antico che non riporti qualcosa sull’uso del vino» aggiunse Kostas mentre si grattava la testa con aria meditabonda.
«Nella Bibbia si parla di Noè e del vino - intervenne Katerina che, quando si parlava di storia o di epica, non perdeva mai l’occasione di mostrare le sue ampie conoscenze. - Dopo il Diluvio Universale, quaranta giorni e quaranta notti chiuso nella sua arca, Noè uscì all’aperto e, con la sua famiglia, la moglie e i suoi tre figli Cam, Sem e Jafet, prese a coltivare la terra. Piantò alberi, seminò i semi salvati, piantò anche una vite. Giunta la stagione propizia, raccolse l’uva matura e, spremuti i chicchi, ottenne una bevanda che bevve fino ad ubriacarsi e cadere scomposto e nudo nella sua tenda.
“Ora Noè, coltivatore della terra, cominciò a piantare una vigna.
Avendo bevuto il vino, si ubriacò e giacque scomposto all’interno della sua tenda.”
(Genesi 9: 20-21)