
Avevamo parlato a lungo del vino nelle civiltà antiche e nell’Europa medievale ma non avevo mai accennato alla mia città d’origine: Firenze. Sia Katerina che Kostas conoscevano Firenze, vi avevano frequentato dei corsi di specializzazione e ne conservavano un bel ricordo. Avevo conosciuto Katerina proprio a Firenze negli anni dell’università: ed era nata una amicizia fondata su comuni interessi, in particolare la passione per l’archeologia: spesso avevamo visitato insieme musei e accademie.
«Katerina, ricordi quella volta che pranzammo in un ristorantino vicino a Piazza Santa Croce? Ricordi che cosa abbiamo mangiato e che cosa abbiamo bevuto alla fine?»
Katerina era ammutolita e, scuotendo la testa in senso di diniego, disse: «No, non ricordo».
«Ci servirono un piatto con varie fette di maiale arrosto, che noi toscani chiamiamo arista e, alla fine con il dessert, ci portarono due bicchierini di Vin Santo. Detto così non ti dice nulla quello che ti ho ricordato, ma ora ti spiego meglio, perché arista e vinsanto sono legati a un evento storico ed anche a voi Greci».