6. Analisi serie dei consumatori. Inutile continuare a ripetere che cambiano i consumatori, cambiano i loro stili di vita, ma poi alla fine non facciamo nulla per indagare seriamente sulle loro diverse aspettative. 7. L A R I V I STA D I W I N E M E R I D I A N 4 Miglioramento del presidio dei mercati internazionali. C chi si illude ancora che sia sufficiente trovare un importatore per avere un export efficace su un determinato mercato. C qualcuno che spiega a queste imprese che la delega all importatore per sviluppare il proprio business all estero morta? 8. Importante rivisitazione del nostro impianto delle denominazioni. Che senso ha avere un patrimonio di oltre 500 denominazioni e sfruttarne meno della met (e sono benevolo)? arrivato il momento di mettere mano a questo assetto e soprattutto definire una nuova modalit per gestire e promuovere le nostre denominazioni. Inutile dare ruoli ai Consorzi di tutela e poi non dare loro gli strumenti per essere efficaci. NUMERO 05 GIUGNO 2024 9. Incentivare la costituzione di reti di impresa. La struttura produttiva del vino italiano continua ad essere fortemente frammentata e per tali ragioni le reti di impresa rappresentano la risposta migliore per rispondere al limite dimensionale di tantissime nostre aziende. Ma la rete di impresa anche uno strumento straordinario per presidiare al meglio i mercati, comunicare con voce pi forte, condividere risorse umane, aumentare il proprio appeal nei confronti dei buyer. 10. Investimento maggiore (ci vuole poco) in marketing e comunicazione delle nostre imprese. L investimento medio in comunicazione delle imprese del vino italiane con difficolt supera l 1%, basta citare solo questo dato per affermare senza paura di essere smentiti che il vino italiano di fatto non comunica.