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La rivista di Wine Meridian n°8

La rivista di Wine Meridian n°9

L'ottavo numero 2025 della rivista di Wine Meridian analizza le dinamiche del settore vitivinicolo attraverso quattro macro-aree tematiche, con particolare attenzione ai cambiamenti in atto nel mercato globale. Nell'Editoriale, Fabio Piccoli affronta il tema delle mode passeggere nel vino italiano, criticando l'oscillazione del settore tra entusiasmo cieco per le novità e paura di perdere terreno. Il messaggio centrale: smettere di inseguire ogni trend e costruire invece un'identità solida basata su strategia, qualità percepita e coerenza comunicativa. La sezione Export esplora mercati in evoluzione: dalla Russia con dinamiche in controtendenza rispetto ai trend globali, al boom di Wine Paris 2025 che segna un punto di svolta nel panorama fieristico. Include analisi approfondite su mercati come Corea del Sud in difficoltà, prospettive globali di crescita fino al 2033, e-commerce alcolici in espansione (+20% entro 2028), e opportunità in Asia e Africa. Particolare attenzione anche al mercato dei fine wines, dove la Toscana batte Bordeaux. La sezione Enoturismo presenta un'esperienza immersiva: il viaggio di Wine Meridian in Australia per scoprire il modello enoturistico del Nuovo Mondo. Dalle lezioni di Canberra Valley e King Valley alla Yarra Valley, Mornington Peninsula, Adelaide Hills e Barossa Valley, emergono strategie concrete per aumentare le vendite dirette attraverso un cambio di approccio culturale. Include anche la premiazione del Best Wine Hospitality Manager 2025 e case study come Almaranto nel Monferrato. La sezione Trend affronta temi di grande attualità: l'impatto delle nuove norme del Codice della Strada sui ristoranti e il consumo di vino, il premio Vinarius al Trentino, la demonizzazione dell'alcol versus il piacere consapevole, il vero valore del vino oltre i numeri, e il futuro dell'enologia con Alessandro Liggio di Frescobaldi. Include interviste a Luigi Cremona sull'elemento umano nella ristorazione, Cristina Mercuri sull'accessibilità del vino, e il progetto visionario di Daniele Piccinin con Le Carline. Completano il numero approfondimenti su bevande no-alcohol (+7% CAGR), Rive Signature di Val d'Oca, Mirto Sannai di Antonio Castelli, Vincanto di Tecnosystem e sei vini selezionati nella sezione Tasting.

Editoriale di Fabio Piccoli - Vino italiano: tra mode passeggere e scelte strategiche

Export

Russia: un mondo a parte

Wine Paris 2025 stravolge il mercato: la fiera cambia le regole del gioco

Corea del Sud, mercato in difficoltà: eccesso delle scorte e calo dei consumi domestici

Mercato globale vino, oltre il pessimismo: i principali fattori di crescita

Prospettive vino 2025: innovazione, benessere e sostenibilità

Bevande no-alcohol in pole position: trainano i giovani

E-commerce alcolici: +20% entro 2028

Mercati asiatici e Africa: nuovi territori ed opportunità da esplorare per il vino italiano

Fine wines, Toscana batte Bordeaux: l’Italia sfrutta gli errori strategici francesi

Rapporto ISMEA Qualivita 2024, vino DOP e IGP: volumi e valori in contrazione

Enoturismo

Enoturismo in Australia: il viaggio di Wine Meridian alla scoperta del turismo del vino nel nuovo mondo

Best Wine Hospitality Manager: il premio che celebra i professionisti dell’accoglienza enoturistica

Almaranto: un’esperienza di ospitalità tra lusso, autenticità e cucina d’autore nel cuore del Monferrato

Trend

Ristoranti e nuove norme del Codice della Strada: chi paga davvero il conto?

“Vinarius” premia il Trentino

Il vino sotto attacco: piacere o peccato?

Il vero valore del vino non è solo nei numeri

Luigi Cremona: il vino come elemento umano, ganglio vitale della ristorazione

Rive Signature, identità distintiva: espressioni autentiche di Valdobbiadene

Antonio Castelli: dalle luci del calcio al cuore autentico del mirto artigianale

Tecnosystem: tutto il calore della modernità

Il vino secondo Cristina Mercuri: meno elitarismo, più accessibilità e concretezza

Liggio, enologo Frescobaldi: il futuro dell’enologia si gioca su nuovi equilibri

Daniele Piccinin: visionario e precursore. l’importanza delle certificazioni

Tasting

Franciacorta Brut MURATORI

Mimosa COLLE MANORA

Cerasuolo d’Abruzzo Doc VINI VALORI

Aglianico del Taburno DOCG VITICOLTORI SAN MARTINO - SOLOPACA

Chianti Classico Gran Selezione Vigna Poggiarso CASTELLO DI MELETO

Mai dire Mai Amarone della Valpolicella PASQUA

Contatti

TREND Daniele Piccinin: visionario e precursore. l’importanza delle certificazioni Come il titolare di Le Carline ha trasformato l'azienda agricola di famiglia in un'eccellenza vitivinicola, abbracciando il biologico nel 1986, esplorando il vegano, il naturale e aprendo la strada alle varietà PIWI. Lasciamo perdere il vino filosofale, quello che sta nel mondo delle idee, immaginario, etereo. Quello del produttore che vive di uno spontaneismo catartico, quasi fanciullesco, integrale; che non guarda ai mercati e ai consumi, che non punta al profitto quasi fosse sterco del diavolo. Daniele Piccinin e la sua azienda "Le Carline" di Pramaggiore (Ve) ne sono sempre stati lontani. Hanno inseguito da sempre, ostinatamente, la maggiore qualità nei vini prodotti negli anni ma con lo sguardo lungo dell'imprenditore che programma e guarda ai mercati mondiali sapendo di dover raggiungere obiettivi di bilancio concreti; quelli che pagano le bollette, gli investimenti, i fornitori e gli stipendi dei dipendenti. Perché se ti misuri col mondo devi avere la sagacia di guardare con gli occhi, e degustare con naso e palato dell'asiatico, del latino americano, dello statunitense, del canadese, del tedesco e avanti. Devi saperne gli usi e i costumi, i gusti, le aspettative. Daniele su questo è stato precursore, determinato, visionario sin da ragazzo. Incontenibile nella sua voglia, nella sua ambizione di misurarsi col mondo e con le sue regole, i suoi cavilli e le sue opportunità.

Mercati emergenti, enoturismo in Australia, nuove normative e trend. Export, hospitality e innovazione nel settore vitivinicolo italiano.