TREND : il custode della Vigna del Pigozzo Giorgio Salvan Un secolo di storia agricola, sociale e culturale raccontato attraverso la visione e l'impegno di un vignaiolo che ha rivoluzionato l'enoturismo nei Colli Euganei. Giorgio Salvan e la sua Vigna del Pigozzo sono da decenni un punto di riferimento per il settore primario padovano e non solo. Un giramondo curioso, entusiasta, competente. Un vignaiuolo che ha vissuto da protagonista il passaggio da un'agricoltura padronale e mezzadrile generalista, tradizionale, orientata in buona parte all'autoconsumo e al sostentamento delle famiglie impegnate nelle campagne e nelle stalle, all'aziendalismo più spinto, meccanizzato, specializzato, vocato al commercio. Un gourmand consapevole della grande ricchezza espressa dall'enorme biodiversità animale e vegetale del Belpaese da trasformare e proporre ad un mondo di consumatori e turisti affamati di . Made in Italy La vite e il vino hanno recitato e recitano un ruolo di prim'ordine in un territorio come quello euganeo che dalle colline alle più prossime pianure è vocato come pochi. Ma se da un po' si parla di enoturismo e accoglienza, di degustazione guidata, di vitigni autoctoni come nuove prospettive produttive e imprenditoriali è grazie a un secolo lungo e breve allo stesso tempo fatto di studi approfonditi, ricerche, sperimentazioni, analisi di mercato. Un secolo di grandi fatiche e sacrifici dei nostri agricoltori, di grandi aspettative che lungo il novecento hanno accompagnato il vino veneto e italiano a traguardi impensabili fino a qualche decennio fa. Un secolo che dalla prima guerra mondiale i Salvan hanno cavalcato con sguardo lungo e generosità rivolta ad una comunità povera da sfamare, istruire, da orientare e condurre come un buon padre di famiglia. " ". Tornare lì, a quel calore, a quell'altruismo rispettoso e gratuito, a quel desiderio di emancipazione senza forzare i tempi e gli spazi che poi ci chiedono il conto, potrebbe sembrare l'auspicio passatista di un anziano prossimo al tramonto. Ma non è così! È maturità, è consapevolezza, è sguardo lungo e largo di quanto di bello, buono e profittevole possiamo spendere del nostro Belpaese e delle sue eccellenze culturali ed agroalimentari