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La rivista di Wine Meridian n°8

La rivista di Wine Meridian n°9

Il nono numero 2025 della rivista di Wine Meridian offre un'analisi approfondita del settore vitivinicolo italiano attraverso quattro sezioni tematiche principali. Nell'Editoriale, Fabio Piccoli riflette sull'impatto dell'intelligenza artificiale nel giornalismo del vino, sottolineando come l'IA stia già trasformando radicalmente il modo di fare informazione. Il messaggio è chiaro: il futuro del giornalismo vinicolo non è resistere all'IA, ma essere più umani che mai, puntando su autenticità, esperienza diretta e connessioni emotive. La sezione Export esplora le dinamiche dei mercati internazionali, dalla situazione complessa dei dazi USA - con un'analisi dettagliata di Luca Castagnetti sulla distinzione tra dazio "che si moltiplica" e "che scorre in avanti" - alle opportunità nei mercati emergenti come Lituania e Thailandia. Include riflessioni sul "wine paradox" e sul vino in transizione, con interviste a figure chiave come Sandro Boscaini, Piero Mastroberardino e Marilisa Allegrini sui cambiamenti necessari per affrontare le sfide attuali. La sezione Enoturismo presenta progetti innovativi come Wine Industry Days, il Club degli Hospitality Manager con oltre 700 iscritti, e l'Accademia Symposium in Franciacorta. Include case study di successo come GagiaBlu, che punta sui giovani con accesso agevolato agli under 30, e Natiia sul Lago di Garda, esempio di integrazione tra relais, ristorante gourmet e cantina. La sezione Trend affronta temi di grande attualità: il restyling "Back to the roots" di Bortolomiol, le donne protagoniste nel mondo del vino, i vini dealcolati, la sostenibilità concreta (con focus su Mezzacorona e Verallia), e innovazioni come CHESTWINE®, l'estratto naturale dal fiore di castagno che promette di sostituire i solfiti. Completano il numero interviste esclusive a Matilde Poggi (CEVI), Courtney O'Brien su strategie di branding, Giorgio Salvan custode della Vigna del Pigozzo, e Giancarlo Moretti Polegato di Villa Sandi.

Editoriale di Fabio Piccoli - L'IA obbliga anche il giornalismo del vino ad un grande salto di qualità

Export

Alla scoperta del "wine paradox"

La distinzione tra un dazio "che si moltiplica" e uno "che scorre in avanti"

La Thailandia accelera nel consumo di vino, con l'Italia in prima linea

Vino in transizione: gli ingredienti del cambiamento

Donne e vino: iconiche, ma anche artefici, in vigna come in cantina

Vini dealcolati: facciamo chiarezza

Sostenibilità: sotto il tappo, il pianeta

Enoturismo

L'evoluzione delle Vendite Dirette e dell'Enoturismo in Italia nel 2024

Wine Industry Days: aprire le porte per aprire nuove visioni

Il Club degli Hospitality Manager: una comunità al servizio dell'enoturismo italiano

Accademia Symposium, dove il fattore umano guida la formazione agroalimentare del futuro

A GagiaBlu l'enoturismo parla giovane: accesso in cantina agevolato per gli under 30 e vini freschi e leggeri

Natiia: un rifugio per enoturisti sulle sponde del Lago di Garda

Le 10 regole per diventare un buon Hospitality Manager

Interviste

Bortolomiol: "Back to the roots" non è un restyling, è un manifesto d'identità

Matilde Poggi: i vignaioli indipendenti sono i custodi del territorio

Courtney O'Brien: nel vino vince chi ha una strategia chiara, non chi fa più rumore

Giorgio Salvan: il custode della Vigna del Pigozzo

CHESTWINE: la risposta naturale all'uso dei solfiti

Rigotti, Mezzacorona: "La sostenibilità è la declinazione moderna del concetto e dell'esperienza cooperativa"

Vetro più leggero, sostenibile ed efficiente: Verallia guida il cambiamento nel packaging del vino

Polegato, Villa Sandi: "Mantenere l'autenticità, un'identità territoriale non replicabile"

Vetrina Vini

Prior Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG Brut - Bortolomiol

Appassionante Bianco Veneto IGT - Famiglia Cielo

Armunìa Falanghina del Sannio DOC Taburno - Viticoltori San Martino

C'D'C' Cristo di Campobello Rosato Nero d'Avola Sicilia DOC - Cristo Di Campobello

Aperiwine Spritz - Italian Wine Can

Diadema Toscana Rosso IGT - Famiglia Giannotti

TREND : la risposta naturale all'uso dei solfiti CHESTWINE® Filipe Carvalho, Business Developer di Tree Flowers Solutions, spiega perché l'estratto naturale dal fiore di castagno promette di rivoluzionare la vinificazione: meno solfiti, più sostenibilità e aromi autentici. Evoluzione tecnologica e ricerca scientifica stanno aprendo nuove strade per una produzione sempre più naturale, sostenibile e rispettosa delle caratteristiche organolettiche del vino. Inoltre, negli ultimi anni, il settore vinicolo ha assistito a un crescente interesse da parte dei consumatori per vini a basso impatto chimico, segno di un'evoluzione nelle preferenze di mercato. . Filipe Carvalho, Business Developer di Tree Flowers Solutions, start-up biotech portoghese, ci spiega l'innovazione di CHESTWINE® e il contributo che questo prodotto può dare al mondo dei vini senza solfiti aggiunti. Una delle sfide più importanti degli ultimi anni è la riduzione dell'uso dei solfiti, da sempre impiegati come conservanti, ma al centro di dibattiti per i loro effetti sui consumatori e sul profilo del vino stesso In che cosa consiste CHESTWINE®? CHESTWINE® è un estratto naturale derivato dal fiore del castagno ( ), in grado di sostituire i solfiti mantenendo la stabilità microbiologica e ossidativa del vino. Grazie a un avanzato processo di estrazione e purificazione, CHESTWINE® preserva gli aromi e le qualità organolettiche del vino, permettendo ai produttori di offrire un prodotto più autentico e salubre. CHESTWINE® è nato da un'accurata ricerca condotta dal Centro de Investigação de Montanha (CIMO) dell'Istituto Politecnico di Braganza, in collaborazione con importanti cantine europee. Castanea sativa Come è nata l'idea? L'Università stava cercando applicazioni innovative per prodotti agricoli e ha scoperto una parte del castagno che nessuno aveva mai studiato: il fiore. Dopo l'impollinazione, questo fiore cade, ma questo prodotto veniva considerato solo un residuo in passato. L'università ha scoperto che contiene una molecola con proprietà bioattive molto potenti: antiossidanti, antimicrobiche e anti-ossidative. Questo lo rende un alleato naturale per la protezione del vino, funzionando meglio dei solfiti, che sono invece molto aggressivi: alterano colore e aromi in modo negativo.

Editoriale, export, enoturismo e trend del vino italiano. IA nel giornalismo, dazi USA, mercati emergenti e sostenibilità nel settore vinicolo.

TREND

CHESTWINE®: la risposta naturale all'uso dei solfiti

Filipe Carvalho, Business Developer di Tree Flowers Solutions, spiega perché l'estratto naturale dal fiore di castagno promette di rivoluzionare la vinificazione: meno solfiti, più sostenibilità e aromi autentici.