La risposta in gran parte comunicativa e strategica. Gli spirit hanno saputo ibridarsi con il lifestyle, parlare la lingua dei giovani, semplificare l esperienza d acquisto e legarsi a mondi come la musica e il design. Il vino, al contrario, si ostina a raccontare s stesso, pretendendo che il consumatore si adegui a un linguaggio complesso fatto di terroir, denominazioni e millesimi. Per molti, questa che noi chiamiamo cultura , pi semplicemente, inaccessibilit . L A R I V I STA D I W I N E M E R I D I A N 2 In questo scenario, la voce di Rodolfo Maralli, presidente di Banfi, emerge come un faro di lucidit . La sua non una critica distruttiva, ma una diagnosi onesta e necessaria. Secondo Maralli, quella che il vino sta vivendo non solo una crisi congiunturale, ma anche una crisi di maturit . finita l epoca fortunata in cui bastava esserci per crescere; oggi le regole sono cambiate e vince chi pi preparato, chi ha visione e capacit manageriali. L accusa diretta e precisa: al sistema vino italiano manca la capacit di leggere i segnali e adattarsi, un serio investimento in cultura d impresa e una gestione strategica dei mercati. Il problema non solo imprenditoriale, ma si estende a tutto il sistema mediatico che dovrebbe supportarlo. I media del vino oggi sembrano dinosauri in via di estinzione, cristallizzati in un passato glorioso ma incapaci di parlare al presente. Si creato un circolo autoreferenziale che parla ai produttori invece che ai consumatori, usando toni professorali che allontanano un pubblico in cerca di emozioni e connessioni autentiche. Manca un giornalismo politico-economico critico e indipendente, cos come una divulgazione tecnica capillare, essenziale in un epoca di sfide climatiche e innovazione. I nuovi media del vino, come sottolinea l analisi, dovranno essere empatici, inclusivi, partecipativi e curiosi. La soluzione, dunque, non risiede nel lamentarsi del cambiamento, ma nell abbracciarlo con nuovi strumenti. Peter Bailey di Wine Australia conferma che il calo dei consumi strutturale e legato a una trasformazione culturale profonda. Il vino, percepito come costoso e complesso, perde terreno rispetto a un cocktail, il cui valore percepito spesso pi chiaro. La responsabilit , quindi, interna. Come afferma Maralli, il peggior nemico oggi l autolesionismo. ora di smettere di incolpare gli altri. Se i giovani si allontanano, anche perch non abbiamo saputo parlare loro. La via d uscita richiede, secondo il presidente di Banfi, tre elementi fondamentali: consapevolezza, coraggio e competenza. Bisogna smettere di vivere di alibi, di partecipare a fiere senza strategia, di improvvisare. tempo di diventare imprenditori veri, capaci di costruire un brand solido, razionalizzare l offerta e comunicare in modo empatico ed efficace. La sfida epocale: imparare a parlare con chi ancora non ci ascolta. Per farlo, il vino deve uscire dal suo recinto enocentrico e imparare da chi, oggi, vince la partita della percezione. Solo chi sapr evolvere potr scrivere nuove storie, trasformando quella che sembra la fine di un era nell inizio di una nuova, entusiasmante stagione. NUMERO 10 2025