Il numero 10 della rivista di Wine Meridian affronta le sfide e le opportunità del vino italiano in un mercato globale in trasformazione. Dall'editoriale di Fabio Piccoli che invita il settore a guardare oltre gli alibi, alle analisi approfondite sui mercati emergenti dell'Asia-Pacifico e dell'India, fino alle strategie per l'enoturismo e il passaggio generazionale. La rivista include interviste esclusive con protagonisti del settore come Rodolfo Maralli (Banfi), Antonio Bonotto, Sergio Zingarelli (Rocca delle Macìe) e Giulia Giannotti (Diadema), oltre a reportage su temi cruciali: la crisi dei media del vino, il ruolo dell'intelligenza artificiale, i dazi USA e le nuove strategie commerciali. Un numero che unisce analisi economiche, visioni imprenditoriali e approfondimenti su innovazione, sostenibilità e comunicazione.

Editoriale di Fabio Piccoli - Il vino allo specchio: la lezione degli spirit e la necessità di diventare imprenditori veri

EXPORT

Mercato alcolici: attualità e prospettive di sviluppo in Asia-Pacifico

India: gusti, preferenze e nuove abitudini dei wine lover

Regno Unito e Ue: dalla Brexit ad oggi cosa è cambiato?

TWE scommette su AI: un nuovo approccio alle analisi di mercato

Ripensare il vino: consumatori, comunità e nuove strategie per un futuro sostenibile

Fare impresa nel vino in tempi incerti: strategie concrete per restare competitivi

Cina: strategie inusuali per attrarre nuovi consumatori di vino

Dazi e boicottaggi: l'export di vino USA sta subendo l'effetto Trump

Import vino Messico: un mercato che cambia pelle

Geografia della crescita: il futuro del mercato alcolico sono i Paesi emergenti

Navigare la complessità: perché la diagnosi gestionale è la vera bussola per la cantina di oggi

ENOTURISMO

L'Italia del vino non crede davvero nell'enoturismo: ecco perché

Wine Club: istruzioni per un canale di vendita strategico

Il Summer Tour di Wine Meridian: oltre 200 cantine italiane nell'ascolto attivo

FINE Wine Tourism Marketplace Italy: l'alleanza strategica tra Valladolid e Riva del Garda per l'enoturismo del futuro

Investire in casa porta il nostro vino nel mondo: l'hospitality secondo Feudi di San Gregorio

TREND

Il vino italiano è a un bivio: basta alibi, servono nuove visioni

I media del vino: dinosauri in via di estinzione

Rodolfo Maralli: "Non abbiate paura del cambiamento: è ora di fare il salto di qualità"

Sono stanco di sentire che i mercati sono saturi e che il vino non è più interessante

Pizzolato: biologico per scelta, sostenibile per vocazione

"Adotta la tua Barrique" con Diadema: la tua storia diventa bottiglia

Antonio Bonotto e il valore della memoria

Per stare sul mercato serve "intelligence" e notizie di prima mano: la lezione di Carpineto

Delegare per tempo e credere nelle nuove idee: la lezione di Sergio Zingarelli sul passaggio generazionale

G.Low: il vino low-alcol che parla il linguaggio della sostenibilità

TASTING

HEY FRENCH - You Could Have Made This But You Didn't ED. III e ED. IV – Pasqua

Mandrarossa – Calamossa

Coraline – Brugnano

Vermouth – Amistà

Barbera d'Alba Superiore "Mugiot" – Piazzo

TRITTICO Domaz – Domenis1898

Il calo dei consumi non   la fine del vino, ma la fine di un modello obsoleto Nel mio e-book, esploro la realt  dei consumi in calo, ma senza lasciarmi ingannare dai facili luoghi comuni. Non   un segno di fallimento, ma di cambiamento. E questo cambiamento porta con s  enormi opportunit . La vera domanda  : perch  il vino non   pi  una  abitudine  ma una  scelta  per i consumatori? Oggi, infatti, solo il 10% della popolazione adulta mondiale consuma vino. Un dato che potrebbe spaventare, ma che in realt  nasconde un mondo di opportunit . Perch  questo significa che ci sono miliardi di persone che non hanno mai bevuto un goccio di vino. E la vera sfida non   inseguire chi ci ha abbandonato, ma intercettare chi non ci ha ancora conosciuti. Le opportunit  non mancano, basta saperle cogliere. L A R I V I STA D I W I N E M E R I D I A N 62 Per farlo, dobbiamo cambiare approccio. Se il vino oggi deve essere una scelta, serve motivazione, esperienza e coinvolgimento. E non basta pi  fare buon vino. Abbiamo bisogno di un esperienza che parli al consumatore, che risponda ai suoi valori e che sappia raccontarsi in modo autentico. Non   il prezzo che conta, ma la capacit  di raccontare il valore. I giovani non rifiutano il vino, lo cercano con modalit  diverse Una delle sfide pi  grandi   il cambiamento generazionale: i giovani bevono meno vino, ma non perch  non lo apprezzino, quanto perch  il vino non parla pi  la loro lingua.   qui che si trova uno degli aspetti pi  interessanti del mio e-book. Per capire il motivo, bisogna andare oltre i luoghi comuni, come quello della moda salutista o delle campagne anti-alcol, e guardare alla vera realt  dei giovani. Il vino deve tornare a parlare di s , non solo dei suoi prodotti Una delle critiche pi  frequenti che rivolgo al sistema vitivinicolo italiano   la sua incoerenza nel modo in cui si racconta. Il vino italiano   il pi  amato al mondo, ma raramente sa raccontarsi come prodotto, come impresa, come cultura. Le aziende italiane sono troppo spesso ermetiche, parlano di premi, etichette, eventi, ma raramente si raccontano come realt  imprenditoriali. In un mondo che cambia, l autoreferenzialit  non basta pi . L'impresa vitivinicola deve imparare a raccontarsi per come  , perch  ci  che i consumatori cercano   fiducia, trasparenza, autenticit . E soprattutto, non basta pi  l idea di avere un buon prodotto. Il prodotto non basta pi , deve essere integrato in una storia, in una cultura aziendale, in un contesto. Questo   il valore che dobbiamo costruire, e non solo per chi beve gi  vino, ma anche per chi deve avvicinarsi.   necessario costruire una nuova agenda per il vino italiano. Il vino italiano   a un bivio, e la strada che sceglieremo determiner  il nostro futuro. L unica certezza che posso avere oggi   che non possiamo pi  continuare con le vecchie strategie. Serve un cambiamento radicale, non solo nelle bottiglie, ma nelle menti, nelle imprese, nelle storie che raccontiamo. Per farlo, dobbiamo abbracciare un nuovo patto con il consumatore, con l impresa, con i giovani, con il mercato globale. Dobbiamo mettere al centro la costruzione di valore, non solo il prodotto. E fare questo, significa lavorare per una comunicazione che parli di autenticit , coerenza e trasparenza. La Gen Z non ha smesso di bere vino, ha smesso di farlo alle condizioni imposte dal mondo adulto. Molti giovani sono curiosi di avvicinarsi al vino, ma vogliono farlo con un nuovo approccio, pi  emotivo, meno tecnico e pi  legato all esperienza. In questo senso, non dobbiamo pi  pensare che il vino vada spiegato, ma che vada vissuto. Il linguaggio del vino, quindi, deve cambiare: non pi  tecnicismi, ma narrazioni che parlino di emozioni, storia, territorio, esperienze. Non basta produrre, bisogna raccontare, creare connessione. Questo   il cambiamento che dobbiamo abbracciare se vogliamo riconquistare la generazione pi  giovane. NUMERO 10   2025 

I media del vino: dinosauri in via di estinzione 63 Articolo di Fabio Piccoli L A R I V I STA D I W I N E M E R I D I A N Un sistema fermo al passato che fatica a parlare al presente: la crisi silenziosa dei media del vino e l urgenza di nuove voci. O ggi, osservare il panorama dei media del vino significa, purtroppo, guardare pi  al passato che al presente. O peggio ancora, al futuro. Non   un atto d accusa, sia chiaro. Appartengo a questo mondo da una vita, ne ho visto crescere l importanza, soprattutto negli anni Novanta, quando le riviste e le guide del vino sono diventate strumenti decisivi per affermare l identit  del vino italiano nel mondo. Ma   innegabile che oggi questo sistema stia vivendo una crisi profonda di senso, forma e funzione. Fabio Piccoli, Direttore responsabile di Wine Meridian. TREND 

La Rivista di Wine Meridian n°10: analisi mercati, strategie export, enoturismo e trend. Interviste esclusive e visioni sul futuro del vino italiano.