Quante volte, da anni ormai, sentiamo dire la frase: “Ormai tutti fanno vini di qualità, difficile trovare vini con dei difetti”?
È vero, la qualità media dei vini è cresciuta e vive una costante evoluzione, merito sia dell’aumento di competenza tecnica, sia del miglioramento delle pratiche viticole e delle tecnologie enologiche.
Questa qualità intrinseca però, non garantisce automaticamente quella che noi definiamo la “personalità” di un vino. Ed è proprio quest’ultima che rende un vino riconoscibile. Oggi infatti, su un mercato sempre più affollato e competitivo, con milioni di etichette di vini che si sfidano per catturare l’attenzione, non promuovere vini con personalità significa essere obbligati a giocare la difficilissima partita del prezzo (basso).
Chiedere a un produttore quanta personalità hanno i suoi vini è come chiedere a un padre o a una madre, quanto intelligenti o belli sono i loro figli.
Ma se nel secondo caso ci rendiamo conto che è molto difficile essere obiettivi (e forse talvolta meglio non esserlo), nel caso dei vini è fondamentale avere un atteggiamento super partes, il più oggettivo possibile.
A tale riguardo abbiamo cercato di codificare una sorta di modello di analisi della personalità di un vino. Te lo proponiamo qui di seguito.