Cap. 4

LA FASE DELLO SCOUTING

Da “mi manda Picone” al mare magno di Linkedin

Se partiamo da una base di poche persone, non possiamo dire che stiamo facendo una “selezione”.
Ci viene da sorridere (per non piangere), quando un cliente che ci ha chiesto aiuto nel recruitment di una figura strategica ci chiama per dirci: “aspettate a partire, perchè domani ho un colloquio con una persona che sembra interessante: se lui o lei andasse bene, quasi quasi procederemmo direttamente con l’assunzione”.
Neanche quando andiamo a comprare le scarpe ci accontentiamo di provarne un solo paio! Eppure alcune aziende lo fanno nella scelta dei loro collaboratori più importanti…

Questa fase del processo di recruiting è quella che negli ultimi anni ha subito, nel bene e nel male, le maggiori evoluzioni. Non sono passati molti decenni da quando i candidati si cercavano col passaparola tra i conoscenti (come? succede anche ai giorni nostri?! Ma dai!), transitando poi verso le costosissime inserzioni sui quotidiani o verso i database gelosamente custoditi dalle società di ricerca e selezione del personale, che nella versione più “milanese” degli head hunter si traducevano in preziosissime rubriche in similpelle che contenevano i numeri di telefono dei manager che contano.