Cap. 5
LO SCREENING
Più tempo dedicherai a questa fase, meno ne perderai dopo
Se abbiamo fatto un buon lavoro nelle fasi precedenti del processo, ci dovremmo trovare con un numero di candidati tale da avere il problema di non poterli incontrare tutti. Ecco perché è necessaria la fase dello screening.
Qualcuno potrebbe obiettare che è difficile escludere qualcuno solo sulla base del curriculum e che un colloquio bisognerebbe concederlo a tutti. In linea teorica sarebbe bello poter procedere in questo modo: purtroppo la risorsa tempo è preziosa e si devono fare delle scelte, consapevoli di poter perdere alcune opportunità.
Per compiere correttamente la scelta dei candidati con i quali approfondire la valutazione, si devono seguire due regole apparentemente contraddittorie:
- attenersi scrupolosamente al filtro dei requisiti-chiave
- fidarsi del proprio istinto e includere nel cerchio degli eletti anche qualche outsider.
È fondamentale mantenere la barra a dritta sui requisiti oggettivi, perché è molto facile lasciarsi influenzare da aspetti importanti ma non decisivi: la forma grafica del CV, la presenza di alcune frasi che colpiscono nel segno (un caso classico: il candidato ha frequentato per 14 anni gli Scout, proprio come te; oppure dichiara di essere un appassionato di ju jitsu e tu sei convinto che chi pratica le arti marziali sia per definizione la persona giusta) o – non ultima – la foto profilo più o meno attraente.