Cap. 8

E ADESSO CHI SCELGO?

Innamorarsi è bello, ma è meglio usare la ragione. Almeno qui.

Se abbiamo seguito il processo in modo corretto, dedicando il giusto tempo e la giusta attenzione a ogni fase precedente, alla fine dell’imbuto dovremmo trovarci con massimo due o tre candidati che, per motivi diversi, potrebbero fare al caso nostro. Saranno con ogni probabilità persone abbastanza diverse tra di loro, con differenti punti di forza e di debolezza rispetto allo scopo della posizione che dovranno ricoprire in azienda.
Se abbiamo lavorato benissimo, potremmo davvero avere il cosiddetto imbarazzo della scelta.

In questa fase le insidie nelle quali potremmo cadere sono principalmente due:

  • la sindrome di Frankenstein: immaginare di assemblare il meglio di ognuno dei candidati, cercando ovviamente di estirpare i punti deboli, configurando un candidato ideale che – oltre a essere frutto della fantasia – potrebbe davvero trasformarsi in un mostro disumano. “Ci vorrebbe l’esperienza manageriale di Tizio, l’approfondita conoscenza del vino di Caio, con il costo del povero Sempronio”.