Cap. 9

I SOLDI NON SONO MAI UN PROBLEMA, E ALTRE BUGIE DI CIRCOSTANZA

La trattativa, i contratti e le lacrime evitate

Sono pochissimi i candidati che ammettono candidamente che tra le principali motivazioni di cambiamento ci sia il desiderio di guadagnare di più. Ci mancherebbe! Anche nei sondaggi sul clima aziendale quasi mai la retribuzione si piazza nelle prime tre posizione dei fattori motivanti, ma non è detto che questo corrisponda alla realtà!
Quello che dice la nostra esperienza è che i candidati in fase di colloquio dicono spesso che per loro la retribuzione è meno importante del “progetto” aziendale o delle opportunità di crescita umana e professionale offerte dal ruolo al quale, appunto, “aspirano”, salvo poi mandare a carte e quarantotto la trattativa per 1000 euro lordi di RAL o per il modello dell’auto previsto dalla policy aziendale sui benefit (non ci crederete, ma è successo!).

Come sempre, prevenire è meglio che curare. Se vogliamo evitare di avvelenare il rapporto prima ancora di iniziare con un estenuante tira e molla su tutti i fronti dell’accordo, è una buona pratica quella di chiedere già in fase di colloquio quali sono le aspettative sul piano economico e le esigenze particolari (flessibilità orario, periodo di ferie estive, servizio mensa o convenzioni per il pranzo, benefit, eventuali indennità in caso di trasferte o lavori durante i weekend e chi più ne ha più ne metta).