CAPITOLO TERZO

1. I caratteri dell'economia agricola in età moderna

«In ogni epoca esistono economie-guida ed economie meno avanzate, dal momento che in ogni epoca l'efficienza produttiva e le risorse sono distribuite nello spazio in maniera diseguale. Dalla fine del Settecento alla fine dell'Ottocento l'economia guida fu quella inglese. Considerato lo stato delle tecniche, operava più vicina al livello massimo delle potenzialità produttive. Prima di quella inglese, dalla metà del Seicento alla metà del Settecento, l'economia guida fu quella olandese. Prima ancora, nei trecento anni e più dalla fine del Duecento all'inizio del Seicento, il primato economico fu dell'Italia Centro-Nord. Quest'area comprendeva il territorio che va dalle Alpi fino alla Toscana meridionale, all'Umbria e alle Marche incluse: 161.000 kmq».1 Paolo Malamina utilizza, per avvalorare questa tesi, alcuni indicatori che costituiscono i riferimenti per lo sviluppo dell'epoca: l'elevata urbanizzazione, la presenza diffusa di industrie e commerci, l'alto prodotto pro-capite, l'influenza esercitata su zone economiche dipendenti.