CAPITOLO SETTIMO 1. Linee di sviluppo del sistema agricolo in età giolittiana Se per l'Italia agricola ottocentesca può valere il giudizio di Franco Bonelli, che parla di lunga stagione di accumulazione agraria, di un'esperienza cioè essenzialmente quantitativa che non dà significativi miglioramenti né produttivi né di tipo strutturale, con un carattere fortemente endogeno dello sviluppo in cui l'energia atta a sostenere la produzione viene ricavata sostanzialmente da elementi organici interni, come il lavoro umano e animale, le sementi, i concimi vegetali, i letami ecc. (la Pianura padana irrigua è l'esempio più importante di tale interpretazione) , il Novecento rappresenta una rottura con il secolo precedente attraverso l'impiego di fonti energetiche esterne al sistema agrario: ciò «avvenne quando la sperimentazione genetica, la chimica, la moderna industria siderurgica e meccanica resero disponibili nuovi tipi di sementi, rimedi antiparassitari, fertilizzanti artificiali, macchine operatrici e motori fissi e mobili ad energia inanimata». 1 2 3 Ma ci sono altri elementi sottolineati da Piero Bevilacqua che rendono problematica un'analisi dello sviluppo agricolo solamente in termini di sviluppo o arretratezza: da una parte non bisogna dimenticare che, se una serie di rivoluzioni ottocentesche in campo scientifico fanno fatica, per diverse ragioni dibattute nei capitoli precedenti, a entrare nel sistema produttivo, è altrettanto vero che si introducono all'interno dei modelli produttivi diversi canoni interpretativi come, ad esempio, il fattore della produttività del lavoro che si lega indissolubilmente a fattori di crescente internazionalizzazione degli scambi e alle guerre, come quelle doganali, figlie dei nuovi processi di diffusione delle merci. E ciò che fino a poco tempo prima viene considerato un limite allo sviluppo, ovvero la diversità colturale presente nel nostro paese, è ora ritenuta una ricchezza propria della biodiversità, che permette al contadino e alla sua famiglia, ma anche ai cittadini beneficiari del consumo, una diversificazione dell'alimentazione che poche nazioni sviluppate possono vantare: «Per tutto l'Ottocento e parte del XX secolo l'agricoltura europea sembra aver avuto un solo modello: il inglese, l'agricoltura mista fondata su cereali, foraggere e allevamento del bestiame. mixed farming Cfr. F. Bonelli, , in , 1, , Einaudi, Torino 1978. 1 Il capitalismo italiano. Linee generali d'interpretazione Storia d'Italia. Annali Dal feudalesimo al capitalismo Cfr. M. Warglien, , in «Rivista di storia economica», a. II (1985), n. 1, pp. 125-146, cit. in C. Pazzagli, , in , cit., p. 74. 2 Nota sull'investimento industriale in macchinari ed altre attrezzature meccaniche: Italia 1881-1913 Colture, lavori, tecniche, rendimenti Storia dell'agricoltura italiana Ibid. 3