8. Intanto in Francia... La fillossera, ancor prima dell'Italia, genera un disastro su vasta scala in Francia, paese da cui parte l'ondata devastatrice. La situazione viticola francese agli inizi del Novecento è fortemente provata e vengono sempre più usate pratiche di vinificazione poco ortodosse: si va dalla pratica di aggiungere l'acqua in quasi tutti i vini, acqua e zucchero nel vino di spremitura residuo, e vi è chi sostiene, come Lachiver, che vi sono coloro che utilizzano anche l'ossido di piombo per fermare l'acetificazione. In questa situazione si costituiscono associazioni di produttori che nascono per tutelare il proprio prodotto: nel 1900 ben 79 produttori dello Chablis formano un'associazione, così come nel Bordolese, e l'anno successivo viene creata l'Union Syndacale des Propriétaires de Crus Classés du Medoc, a cui segue una legislazione del 1905 volta a favorire quei consumatori che si fossero trovati davanti a prodotti sofisticati e alterati. Di seguito, nel 1907, viene approvata una legge che impone al produttore di dichiarare il volume della propria vendemmia e delle riserve di magazzino e si fa divieto di aggiunta dello zucchero al mosto. Tra il 1908 e il 1912 vengono approvati i decreti per delimitare le aree di produzione di Champagne, Cognac, Armagnac, Banyuls e Bordeaux. 106 Nella prima legislazione sullo Champagne, quella del 1908, non viene contemplato alcun dèpartement dell'Aube: la situazione degenera presto in proteste molto dure che portano oltre ventimila persone a scendere in piazza, tra il 1909 e il 1910, e a formare una Ligue de Défense des Vignerons de l'Aube non soltanto contro il governo, ma anche verso quei che si riforniscono di uve nel Midi per poi far vinificare dello Champagne. négociants Cfr. M. Lachiver, , Fayard, Paris 1988, cit. in Unwin, , cit., p. 317. 106 Vins, vignes et vignerons. Histoire du vignoble français Storia del vino