CAPITOLO OTTAVO 1. Lentamente, verso le denominazioni di origine Con la legge 1536 del 20 dicembre 1956, il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi ratifica la Convenzione internazionale per l'unificazione dei metodi di analisi e di apprezzamento dei vini, documento predisposto nella riunione svolta a Parigi il 13 ottobre dello stesso anno. La convenzione del 1954 segue quella precedente, tenutasi a Roma nel 1935, con la presenza anche di Francia, Spagna, Marocco, Tunisia, Cecoslovacchia, Cile e Polonia (più gli altri citati in seguito), che vede la ratifica del protocollo d'intesa, due anni dopo, di soltanto sei stati: Belgio, Bulgaria, Italia, Portogallo, Romania e Svizzera e che rimane perlopiù lettera morta. 1 La nuova convenzione attribuisce all'Oiv il compito di armonizzare i sistemi di analisi dei vini tra i vari paesi. Nella definizione e nei metodi di analisi la Convenzione spiega che l'esame dei vini necessita di un'indagine preliminare di apprezzamento e di una valutazione fisica e chimica. 2 Cfr. . 1 www.admin.ch/ch/f/rs/c0_817_422.html «Il 29 novembre 1924 si giunge alla firma da parte di Spagna, Tunisia, Francia, Portogallo, Ungheria, Lussemburgo, Grecia e Italia, di un Accordo che istituisce la creazione a Parigi di un "Ufficio internazionale del vino" (O.I.V). Nasce dunque l'O.I.V. da un punto di vista giuridico, ma non avrà esistenza reale finché cinque paesi almeno non avranno depositato le loro ratifiche, come stipula l'Accordo. Occorrerà dunque attendere ancora tre anni, fino al 3 dicembre 1927 perché il numero delle ratifiche necessario sia raggiunto [e] si possa allora tenere la sessione costituente del 5 dicembre 1927 che riunisce i delegati nel Salone dell'Orologio del Ministero degli Esteri per la prima sessione di lavoro dell'"Ufficio internazionale del vino". Con decisione degli Stati membri, l'Ufficio internazionale del vino ha preso il nome, dal 4 settembre 1958, di Ufficio Internazionale della Vigna e del Vino. Dopo quattro anni di lavori preparatori in previsione della revisione dell'Accordo internazionale del 29 novembre 1924 che istituisce la creazione dell'Ufficio internazionale della vigna e del vino, la 4 seduta della Conferenza internazionale dei suoi stati membri, tenutasi il 3 aprile 2001, si è conclusa su un nuovo Accordo internazionale che istituisce la creazione dell'"Organizzazione Internazionale della vigna e del vino". La revisione, il cui principio è stato stabilito da una risoluzione dell'assemblea generale dell'O.I.V. il 5 dicembre 1997 a Buenos Aires (Argentina), aveva come obiettivo la modernizzazione della missione e dei mezzi umani e materiali dell'Ufficio Internazionale della Vigna e del Vino e il loro adattamento al contesto mondiale del settore vitivinicolo. Infatti, in occasione della sua creazione, l'Ufficio Internazionale della Vigna e del Vino contava otto paesi produttori. Oggi esso annovera tra i suoi membri, con l'Irlanda, quarantaquattro Paesi la cui visione e interessi relativamente a questo importante settore economico sono a volte diversi. Inoltre, il commercio internazionale si è considerevolmente sviluppato. Era dunque indispensabile tenere conto di queste nuove sfide in un approccio equilibrato tra i membri attuali». Da . 2 a www.oiv.int/oiv/info/ithistorique