Se è sempre più diffuso un modello di uomo che non ha paura di nascondere alcuni tratti da sempre ritenuti prerogativa del gentil sesso – la sensibilità, la cura per il proprio corpo e la propria salute, l'attenzione per la moda – tra gli amanti del buon bere si sta affermando il prototipo di un vino caratterizzato da leggerezza, bassa gradazione alcolica e spiccata acidità. È questa una delle tendenze che ha registrato. Negli ultimi anni il modello maschile predominante ha subito una profonda evoluzione. Gli uomini di oggi non temono più di mostrare il proprio lato femminile: si dedicano con piacere alla palestra, fanno la sauna, vanno dall'estetista, seguono le tendenze dalla moda. Il nuovo maschio è sensibile e gentile, lontano anni luce dalle rudezze e asperità del vecchio modello di uomo "che non deve chiedere mai". In parallelo, anche i gusti dei consumatori sono cambiati: non si cerca più come prima il vino troppo legnoso, concentrato, importante, con gradazioni elevate. I paradigmi degli anni '80 e '90, quelli che hanno decretato il successo planetario dei vini "muscolari", tutto frutto e dolcezza, assolutamente esenti da qualunque asperità gustativa, sono ormai obsoleti. Il nuovo consumatore si orienta su etichette piacevoli e non pesanti, che grazie al minore contenuto alcolico possono essere consumate con maggiore libertà, in osservanza alle leggi sempre più restrittive sul consumo di alcol. Un cambiamento che comincia a prender piede nei consumatori di vino, che guardano con crescente attenzione alle etichette piacevoli, fresche e di facile beva. Sempre più si cerca il vino perfetto da degustare non solo a cena, ma anche in altre occasioni – come un o un – nelle quali è importanti alzarsi da tavola senza sentirsi troppo appesantiti dall'alcol, così da riprendere senza problemi a lavorare o guidare. Ecco allora che si preferiscono vini a bassa gradazione, che esaltino il gusto del cibo anziché coprirlo e che, allo stesso tempo, abbiano ognuno una propria identità, che li distingue nettamente l'uno dall'altro. Questo è uno dei motivi per cui, si è assistito alla costante ascesa delle bollicine, estremamente versatili e trasversali, perfette dall'aperitivo a tutto pasto. Anche là dove più forte è stata la tendenza a premiare (in tutti i sensi) i "vinoni", e cioè gli Usa le cose stiano cambiando, anche se forse i vini "muscolosi" continueranno a segnare pesantemente l'andamento delle vendite ancora per qualche tempo». Insomma, il a servizio dell' produttivo. winenews metrosexual light lunch happy hour 106 politically correct uncorrect , in AGI News On, . 106 Vini: i nuovi consumatori prediligono quelli a bassa gradazione http://www.agi.it/food/notizie/201104061251-eco-rt10107-vini_i_nuovi_consumatori_prediligono_quelli_a_bassa_gradazione 8. Stralci del dibattito contemporaneo, che, a partire dalle avversità della vite, parla della questione della vite (vino) geneticamente modificata A leggere diversi interventi su , riviste specializzate di settore e quant'altro, sembra, almeno apparentemente, che esistano due campi contrapposti, ideologicamente schierati sul tema del vino Ogm. Il discorso, tutt'altro che banale, prende spunto da alcuni temi che in realtà riguardano tutto il comparto della produzione agricola, e tocca questioni quali la resistenza delle piante alle avversità esterne (funghi, insetti...); il miglioramento genetico di tipo qualitativo, da cui dipenderebbe una lotta più efficace contro la fame nel mondo per alcuni, mentre per altri la fine del patrimonio della biodiversità; la maggiore produttività; la dipendenza dell'agricoltura dal sistema economico globale e in particolare da quello delle multinazionali. blogs