A queste variazioni climatiche annue si associano pratiche viticole che possono, a loro volta, influenzare direttamente il clima attraverso l'interazione con altri fattori, come la gestione della chioma fogliare: carica di gemme, sfogliatura precoce, diradamento del grappolo... 51 Anche coloro che puntano direttamente sull'analisi della composizione del suolo nella formazione della qualità e delle proprietà dell'uva mettono al centro il rapporto tra clima, composizione del suolo e sua capacità di ritenzione idrica: «Soil variability caused by different parent materials and erosive processes in a Vineyard influences the qualitative properties of the must. The effects of climate and soil type on the must quality are largely explained by the relationship they have to soil water content. Interaction between soil type and year is observed sometimes, which means that properties such as the potential alcohol behave differently in different soil types under different climatic conditions. The qualitative properties related to the skin such as must anthocyanins, polyphenol and colour indexes, showed the highest values in the soils with the lower water retention capacity (Sandstone soils). Soils with higher soil K content (Calcareous red argillite soils) showed higher juice K concentration». 52 Alla fine sembra che più si introducono indicatori di analisi di un territorio, più si aggiungono strumenti di rilevamento dei dati, maggiore è la difficoltà di circoscrivere un territorio. Valga ora, invece, un esempio di come le memorie storiche (e i loro smarrimenti collettivi) e le battaglie commerciali contemporanee contribuiscano in maniera ancora più forte a ridisegnare i territori viticoli. Cfr. , pp. 81-86; , pp. 58-61; , pp. 84-89; , pp. 121-126, tutti in , vol. 1, cit. 51 Influenza delle componenti climatiche e pedologiche sulla variabilità dei contenuti polifenolici in alcuni ambienti vitati della Docg Sagrantino di Montefalco "Terroir"and climate change in Franconia/Germany Importanza del monitoraggio micro-meteorologico nella caratterizzazione del terroir Il monitoraggio meteorologico come strumento per la gestione della variabilità climatica in Franciacorta VIII International Terroir Congress , ivi, p. 130. 52 Influence of soil type on juice quality a Vineyard from do ca Rioja 2. I "luoghi detti": il cru Cannubi in un'intervista a Maria Teresa Mascarello In un volume edito nel 2007, Maristella Storti, architetto e dottore di ricerca in Progettazione paesaggistica presso l'Università degli studi di Firenze, affronta un tema molto particolare, ovvero i "luoghi detti" del paesaggio rurale nelle Cinque Terre: «Esaminando i catasti descrittivi, non si può rimanere indifferenti rispetto a ciò che essi "disvelano" di questo mondo passato: nomi propri, terre, culture, case e presidi rurali fanno parte di una mappa implicita dove, nel sistema tradizionale, i luoghi detti (cioè le denominazioni delle terre censite) identificano le proprietà coltivate e permettono l'orientamento nel paesaggio tra impluvi, vallette e cian. [...] Le rappresentazioni e le descrizioni, se affiancate ai segni quali tracce dello scorrere del tempo e di ciò che permane o persiste sul territorio nel corso della lunga durata storica, hanno importanti potenzialità progettuali. Sono degli straordinari "indicatori" dei paesaggi più minuti, delle "spie" per conoscere usi, pratiche agricole, tradizioni, trend demografici e socio-economici di una determinata comunità. [...] Il paesaggio tradizionale, espressione di una certa organizzazione territoriale, era totalmente conosciuto e ri-conosciuto, condiviso da tutti nelle sue divisioni spaziali, nei suoi elementi costitutivi, nelle sue modalità di fruizione e di manutenzione.