CAPITOLO DECIMO 1. La regolazione dei vini “naturali”: un dibattito aperto 1.1 Biologico, biodinamico o semplicemente naturale? Le parole sono importanti Prima di entrare nel merito di un dibattito acceso, che vede coinvolti produttori, , ma anche associazioni di promozione del vino, giornalisti, appassionati ecc., occorre cercare di definire di cosa si tratta quando si parla di vino naturale . Un tentativo di sintesi esplicativa sul vino naturale, di che cosa si tratti e perché viene spesso utilizzato al posto di vino biologico, di vino biodinamico o soltanto di vino sano, termini da cui prescindono valutazioni qualitative relative alla bontà del vino, questione anch’essa non banale visto che a quel proposito vi sono diverse scuole di pensiero su cui avrò modo di tornare, è quella operata da Giovanni Bietti, che realizza guide vinicole dal titolo esplicito: . Nel primo volume, uscito nel 2010, dedicato alle regioni dell’Italia centrale (Lazio, Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo), dopo aver specificato la difficoltà di esprimere un concetto onnicomprensivo attraverso l’aggettivazione di “naturale”, Bietti spiega che emergono, dal confronto serrato con diversi produttori, almeno tre modi di intendere il vino naturale: vi è una posizione estrema, in un certo senso fondamentalista secondo l’autore, la quale sostiene che si possa considerare un vino come naturale solamente se si escludono i trattamenti chimici e di sintesi in vigna, con la sola eccezione di zolfo e rame in piccoli quantitativi, e qualsiasi prodotto enologico, inclusa l’anidride solforosa in cantina: «L’uomo insomma è un custode, un interprete, mai un artefice: ciò che conta davvero è la natura. Un concetto quindi affascinante, ma davvero rigorosissimo, al punto che se si applicano questi criteri giungiamo a poter definire “naturali” non più di una trentina di vini (prodotti da nove o dieci aziende) in tutta Italia» . in primis 1 Vini naturali d’Italia. Manuale del bere sano 2 «A metà giugno del 2012 la famosa enoteca romana Bulzoni di viale Parioli riceve la visita di due funzionari del Ministero delle Politiche agricole, che contestano la vendita sugli scaffali di vini “naturali”. Dopo aver redatto un verbale fanno seguire, secondo quanto raccontato da Alessandro, proprietario e gestore dell’enoteca assieme al fratello Riccardo, una sanzione pecuniaria e probabilmente una denuncia penale». Cfr. Cibario, blog di Marco Bolasco, , 25 giugno 2012. 1 http://cibario.wordpress.com/2012/06/25/vini-naturali-2/ G. Bietti, , vol. 1, , Estemporanea, Roma 2010, p. 18. 2 Vini naturali d’Italia. Manuale del bere sano Italia centrale