3. Il primo catasto vinicolo Un altro impero conosciuto per la sua "ferocia", quello degli Assiri, annovera nella sua storia uno dei primi catasti alimentari conosciuti (sotto Assurnasirpal II, 884-859 a.C.), dove in un censimento delle risorse agricole lungo il corso superiore del fiume Balikh, a est di Crademish, si enumerano decine di migliaia di viti. Nella parte orientale del territorio vengono piantate vigne a Yaluma, a nord est di Ninive sino a un'altezza di 1500 metri sul mare, nella zona di Zamua, del distretto di Sulaymanyah. Qui nasce un vino famoso conosciuto in tutta l'antichità, quello di Zamua, che viene poi ripreso, non in termini letterali, ma territoriali (riva orientale del Tigri e lungo il Khabur), dall' di Senofonte. Hyams afferma che, a quell'epoca, «il fatto che i migliori vini provengono dalle regioni montuose o almeno collinose era già noto». È con il trasferimento a nord, lontano dal dominio precedente delle città sumere meridionali, che il centro di potere assiro si avvicina al cuore delle regioni viticole e mette a frutto le competenze agricole accumulate dai popoli che abitavano le valli fra il Tigri e l'Eufrate. 28 Anabasi 29 30 31 : La Mesopotamia, terra tra i due fiumi, Tigri ed Eufrate, fu la sede della civiltà assira (II millennio a.C.). Il nome degli Assiri derivava dal dio Assur e Assur era anche il nome della capitale, circondata da mura imponenti con 13 porte. Gli Assiri erano molto bellicosi, per primi adottarono armi e armature di ferro (corazze, elmi, scudi), la cavalleria, le macchine d'assedio come arieti e torri da combattimento. Cfr. E. Cancik-Kirschbaum, , il Mulino, Bologna 2007. 28 Gli Assiri : Cfr. McGovern, , cit., p. 194. 29 L'archeologo e l'uva : E. Hyams, , Sidgwick and Jackson, London 1987², p. 38, cit. in Unwin, , cit., p. 66. 30 Dionysus: A Social History of the Wine Vine Storia del vino : A. Antonaros, , Pendragon, Bologna 2000, p. 22. 31 La grande storia del vino Quando Sennacherib (in lingua accadica , il Dio della luna, "Sin ha preso mio fratello al mio posto"), figlio di Sargon II, al quale succede sul trono di Assiria il dodicesimo giorno di Ab (luglio-agosto del 705 a.C.), assedia la città di Lachish durante la sua campagna di conquista della Palestina, nel 701 a.C., essa è circondata da viti a cespuglio, più facili da coltivare rispetto alla pergola (così sono raffigurate nei rilievi in pietra del palazzo di Ninive). Già prevale, nell'antica Palestina, l'idea che l'alberello, oltre che più facile, sia anche più adatto a maturare e ad accogliere il sole nelle zone collinari, mentre la pergola, secondo la tradizione importata dall'Egitto, si adatti meglio a zone pianeggianti e aperte. Śïn-ahhe-eriba 32 : Nel regno di Giuda scoppia una ribellione appoggiata dall'Egitto e guidata da re Ezechia. Sennacherib penetra nel territorio della Palestina e ne approfitta per saccheggiare diverse città del regno di Giuda e per stringere d'assedio Gerusalemme, ma presto torna a Ninive, senza che Gerusalemme venga toccata. 32 Isaia, considerato dalla Bibbia uno dei profeti più importanti assieme a Elia, che vive durante l'invasione assira e di cui si perdono le tracce intorno al 700 a.C., fornisce una linea di condotta pratica al vignaiolo: «Voglio cantare per il mio diletto un cantico del mio amico circa la sua vigna. Il mio diletto aveva una vigna su una collina molto fertile. La circondò con una siepe, ne tolse via le pietre, vi piantò viti di ottima qualità, vi costruì in mezzo una torre e vi scavò un torchio. Egli si aspettava che producesse uva buona, invece fece uva selvatica». A parte l'esito finale della frase riportata, che ha uno scopo di tipo pedagogico-religioso, si evidenzia ancora una volta come la collina sia luogo prediletto per la coltivazione della vite e che questa debba essere scelta, quindi selezionata e allevata, tra le varie tipologie conosciute. Il terreno, infine, deve essere curato (in questo caso ripulito): ciò ad aggiungere l'importanza della composizione organica, in senso agronomico, della base fertile e minerale del terreno in cui cresce la vite. 33 : Isaia, 5, 1-5. 33