15 I 12 atti della sensibilità planetaria Il primo atto di sensibilità planetaria/ribelle è interrogare il rapporto tra saperi e sapori della vita. Un rapporto che rischia, come tante altre cose della nostra esistenza, di scivolare nel laboratorio di marketing dell’industria agroalimentare contemporanea la quale cerca di surrogare la distruzione metodica, progressiva, scientifica dei sapori della vita presentando i suoi prodotti incommestibili innaffiati col pepe rancido di saperi totalmente inventati o reinventati. Così in tutte le rubriche di moda sui giornali o alla tv i saperi e i sapori sono nel titolo. Più che un legame, l’insistenza su saperi e sapori della propaganda dell’industria agroalimentare contemporanea, denuncia una discrasia, un antagonismo profondo, il definitivo compiersi di un divorzio sospettato da tempo tra produzione e cultura. Segnala il definitivo dominio della produzione industriale di massa non solo sui produttori ma anche sui saperi. [...] Il sapere della vita viene surrogato dal sapere sulla vita. [...] t/Terra e libertà/Critical wine (t/Tl/cw) vuole costruire una difesa pratica della vita materiale, contro le nocività politiche, culturali, sociali che svalutano l’esperienza sensoriale, le capacità dialettiche del linguaggio, la coscienza del vissuto individuale e dei processi storici collettivi. Costruire in maniera cooperativa forme e strumenti di comunanza, condurre al riconoscimento della cosa comune, dall’aria all’acqua al cibo fino alla produzione informatizzata e alle reti. Il carattere connettivo del progetto t/Tl/cw si manifesta nella sperimentazione e nella pratica ricombinante dei punti dove si intersecano lavoro, agricoltura, ambiente, alimentazione, nuove tecnologie, creatività. Il secondo atto della sensibilità planetaria è stato quello di concepire l’insensatezza della realtà, non più come deficit di raziocinio di menti peregrine ma come deprivazione sensoriale, come difficoltà o impossibilità di esperire nella socialità planetaria la nostra sfera sensitiva. Sensibilità planetaria è dunque atto di resistenza contro la distruzione dei sapori, contro l’annichilimento dei saperi ma anche contro la deprivazione sensoriale che ci porta all’ottundimento della nostra facoltà di udire, di vedere, di tastare, di gustare e di annusare. [...] La sensibilità planetaria è dunque riaffermazione della centralità sensoriale e nel contempo ricentralizzazione del senso dell’agire. Riattivare la relazione tra saperi e sapori Per la riappropriazione sensoriale e raziocinante