Introduzione

Nel vasto e caotico universo dell'information technology, dove le competenze si misurano spesso in buzzword per minuto, e le decisioni strategiche vengono prese durante pause caffè troppo lunghe, ho avuto il privilegio, se così si può dire, di vestire praticamente ogni possibile ruolo tecnico e non tecnico. Sono stato un programmatore che deve far funzionare codice scritto prima della sua nascita, poi consulente di tuttologia che deve salvare progetti già tecnicamente morti, passando per l'analista funzionale che deve tradurre in requisiti tecnici i sogni febbricitanti del marketing. Non ultimo, l'esperto di formazione con il compito di spiegare a utenti completamente ignari perché il software che hanno voluto non può funzionare in base alle specifiche che loro stessi hanno definito. Non dimentichiamo ovviamente il ruolo del project manager, cioè colui che deve rendere conto a tutti senza avere il potere di decidere nulla.