Descrizione

Benvenuti nel quarto volume della saga tragicomica più amata dagli operatori IT disillusi, dagli sviluppatori sull'orlo di una crisi di nervi e dai project manager che hanno smesso di credere nei miracoli: “Non funziona niente! - Il caos nel rilascio e nella manutenzione dei progetti IT” è il grido disperato che riecheggia tra server in fiamme, ticket senza speranza e riunioni in cui si discute tutto tranne la soluzione.

In questo quarto episodio, ci addentriamo nel lato oscuro dell’informatica: il rilascio in produzione (detto anche roulette russa in ambiente reale) e la manutenzione (che suona come una parola rassicurante, ma non lo è). Il tutto condito da un'ironia tagliente e da storie tanto assurde quanto vere, con protagonisti indimenticabili come Ferdinando – il manager visionario che non decide mai nulla – e Vincenzino – lo sviluppatore geniale destinato a soffrire.

In queste pagine troverai:

l’emozione di scoprire all’una di notte che il piano di rollback esiste solo nei sogni del CTO;

l’arte del monitoraggio efficace: accorgersi che qualcosa non va solo quando ti chiama il cliente furioso;

un festival dell’assurdo in cui i bug spariscono appena provi a riprodurli davanti a testimoni;

un’accurata guida alla gestione dei ticket tramite email, post-it e segnali di fumo;

un esilarante bestiario degli utenti che aprono ticket con messaggi tipo “non va”.

Questo libro non ti aiuterà a risolvere i problemi. Non ti darà ricette magiche. Non ti renderà nemmeno una persona migliore. Ma ti farà ridere delle disgrazie digitali che vivi ogni giorno, e ti farà capire che no, non sei l’unico a pensare che certe aziende vadano avanti per pura forza di negazione collettiva.

Con uno stile spietatamente realistico e una vena comica che strizza l’occhio alla satira di costume, “Non funziona niente!” è il manuale di sopravvivenza per chi si occupa di IT in un mondo che ancora crede che "rilasciare venerdì pomeriggio" sia un'idea geniale.

Se lavori nell’informatica, lo leggerai ridendo amaramente. Se non ci lavori, potresti finalmente capire perché chi lo fa ha sempre quell’espressione da reduce di guerra.

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Disclaimer legale: ogni riferimento a persone reali è puramente intenzionale. Se ti riconosci, non preoccuparti: non sei solo. Ce l’abbiamo con tutti.