I segnali di allarme Per concludere questo lungo excursus sul mondo dei progetti IT, proviamo a riassumere quali sono i segnali d’allarme: quelle cose che, quando le vedi, sai che stai per cadere nel baratro. C'è infatti un’amara verità sui segnali d'allarme nei progetti IT: sono incredibilmente coerenti e prevedibili. Gli stessi pattern si ripetono da decenni, attraverso tecnologie, metodologie e culture aziendali diverse. Questo è sia deprimente che stranamente confortante. Deprimente perché significa che continuiamo a commettere gli stessi errori nonostante tutta la nostra esperienza collettiva. Confortante perché significa che, con un po' di attenzione e coraggio, possiamo realmente imparare a riconoscere i progetti problematici prima che ci travolgano. La capacità di ignorare segnali d'allarme evidenti è però purtroppo una competenza affinata con cura nel nostro settore, un'arte tramandata di progetto in progetto, come una maledizione ancestrale o una pessima abitudine di programmazione. Eppure, proprio come nei film horror, i segnali ci sono sempre, chiari come il sangue che cola dalle pareti (che nel nostro caso potrebbe essere una metafora fin troppo accurata). La vera sfida non è identificare i segnali – quelli sono evidenti per chiunque abbia vissuto abbastanza progetti per sviluppare un po' di intuizione. La sfida è creare culture organizzative dove questi segnali possano essere discussi apertamente e affrontati onestamente, invece di essere ignorati fino a quando il disastro diventa impossibile da negare. Perché alla fine, la capacità di riconoscere i segnali d'allarme non è solo una competenza tecnica – è una competenza umana, basata sulla volontà di vedere la realtà per quello che è, non per quello che vorremmo che fosse. E in un'industria ossessionata dalla prossima grande innovazione tecnologica, questo tipo di onestà fondamentale potrebbe essere la skill più rivoluzionaria di tutte.