Descrizione
Camille Claudel (Fère-en-Tardenois 1864 – Montfavet 1943), nota soprattutto per la sua relazione con Auguste Rodin e per la sua tormentata vicenda esistenziale, merita invece di essere riconsiderata per le sue innegabili doti di scultrice. Nasce da una famiglia benestante, suo fratello Paul sarà un importante scrittore e uomo politico. Inizia a scolpire e modellare la creta da bambina. Quando di trasferisce con la famiglia a Parigi inizia una formazione artistica professionale ed è nella capitale francese che conosce Rodin, lei neanche ventenne, lui ultraquarantenne e maestro affermato. Ne diventa allieva, modella e amante. La sua scultura presenta tratti di grande forza e intensità, anche nel trattamento della materia, ma ne traspare anche un’evidente fragilità psichica. La relazione con Rodin termina negli anni Ottanta dell’Ottocento e il suo equilibrio crolla. La famiglia nel 1913 la costringe al manicomio, da cui cerca in ogni modo, ma inutilmente, di sottrarsi. Resta in manicomio trent’anni; muore nel 1943, forse per i maltrattamenti, o di fame. Fu sepolta in una fossa comune.Dettagli
EditoreGiunti EditorePagine52ISBN9788809913790
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