Descrizione

Il vino è molto più di un semplice oggetto da analizzare tecnicamente o da degustare seguendo rigidi protocolli. Può diventare una lente attraverso cui osservare pensieri, comportamenti umani e bisogni profondi di corpo, anima e mente.
Angelo Peretti ribalta la prospettiva tradizionale e conduce il lettore in un percorso di riscoperta della dimensione emotiva e intellettuale – autentica e "spirituale" – del bere e del vivere. Attraverso novanta brevi capitoli che si muovono sul confine tra racconto e riflessione, l'autore costruisce un itinerario mentale fatto di logica rigorosa e ironia tagliente.
L'obiettivo? Smascherare i luoghi comuni che si sono accumulati nel tempo fino a soffocare il piacere spontaneo, libero e immediato legato al vino e all'esistenza stessa. Uno dopo l'altro, vengono decostruiti i rituali da iniziati e le pose affettate di quei presunti esperti che si atteggiano a gran sacerdoti dell'enologia, restituendo finalmente a chi beve la gioia semplice di condividere un bicchiere con le persone amate.
Per guidare sia il neofita che l'intenditore verso una dimensione autentica del bere, i novanta "esercizi" attingono da fonti inaspettate: romanzi, aneddoti, versi poetici, canzoni, interviste che apparentemente non hanno nulla a che fare con il vino. Si parla d'altro per parlare di vino, e si parla di vino per parlare d'altro. A completare ogni capitolo, l'autore suggerisce due etichette – una italiana e una straniera – in sintonia con il tema narrato: centottanta vini in totale, tra scelte celebri e scoperte meno battute, per chi desideri proseguire le proprie "esercitazioni" con il calice in mano.